Castel Bolognese

Edmondo Fabbri, il vicino gentile descritto in un bel libro

Il sedici novembre prossimo ricorrerà il centesimo anniversario dalla nascita di Edmondo Fabbri. Nato e vissuto a Castel Bolognese, nonostante il suo mestiere errabondo, ha avuto sempre un ottimo rapporto con la città, tant’è che anni fa l’Amministrazione comunale gli intitolò la Zona sportiva.

Fabbri era mio vicino di casa, passava spesso in camminata, ma non ho mai avuto l’occasione di parlargli. E questo adesso mi dispiace, avendo capito che è stato una persona interessante, di elevato spessore professionale e umano. Come hanno ultimamente dimostrato il bel libro di Tiziano ZaccariaOltre la Corea, vita e calcio di Edmondo Fabbri – e il grande murales che il comune di Castel Bolognese gli ha dedicato nel suo stadio.

Ma chi era Pak Doo Ik?

La sua vita di calciatore e di allenatore – ricordiamo tutti che ha guidato anche la Nazionale – è stata caratterizzata da momenti di gloria e da altri di profonda delusione. E proprio la Nazionale fu il suo maggiore cruccio. Una Nazionale di campioni, colma di aspettative, che venne sconfitta ai mondiali del ’66 dalla Corea del Nord con gol di Pak Doo Ik. Sconfitta inaspettata e quasi inspiegabile, che coinvolse in una lunga discussione l’intero mondo del calcio italiano.

Pensar male, a volte …

Rileggendo nel libro di Zaccaria quel capitolo della vita di Edmondo Fabbri, l’impressione che almeno io ho tratto è che quella partita, da molti ritenuta incredibile, alla luce degli accadimenti successivi che colpirono sotto tanti aspetti l’allenatore, ricordi in qualche modo l’episodio di Madonna di Campiglio che alcuni decenni dopo travolse Pantani.

Le inimicizie che a volte nascono nello sport, possono avere il tarlo dell’invidia e quando si formano attorno a persone con un carattere forte, non sempre accondiscendente, possono creare risentimento e anche alimentare il subdolo spirito della vendetta in un mondo già allora corroso dal tarlo del potere.

Una ricerca credibile.

Il libro di Zaccaria, oltre ad essere una fedele documentazione della vita sportiva di Edmondo Fabbri, è certamente credibile anche per quanto riguarda la descrizione degli episodi più duri, delicati e controversi della vitta dell’allenatore, passata in 90 minuti di gioco dall’altare alla polvere, dalla gloria al dileggio duro e persistente.

La testimonianza di questa credibilità risiede, credo, nel fatto che Tiziano Zaccaria ha potuto accedere per la sua ricerca alla messe di ricordi costuditi dai figli di Fabbri, oltre che nel coinvolgimento di tante persone che hanno conosciuto e frequentato per lungo tempo l’allenatore. 

Il libro è in vendita su Amazon, oltre che nelle edicole e librerie della zona, certamente in quelle di Castel Bolognese. Potrete trovarlo anche domenica 14 novembre al tavolo degli Amici del Senio, nel chiostro del palazzo comunale castellano nell’occasione della Festa del Bracciatello e del Vino Novello.

 

 

 

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