Finisce un incubo
Ha detto che si dimette (però fra un pò). Stavolta c’è da crederci, lo ha certificato il Presidente della Repubblica. Ma potrebbe restare per il disbrigo degli affari correnti, se le cose vanno come lui pretende, e allora saremmo da capo. Questa è solo una delle ragioni per cui è auspicabile che dalle macerie odierne, nasca un governo di salvezza nazionale con due obbiettivi precisi: togliere l’Italia dalle grinfie dei tecnocrati europei, compiendo le scelte fondamentali per rimettere sui giusti binari i conti e l’economia del paese. Con equità e giustizia, senza macelleria sociale. Cambiare la legge elettorale, o garantire l’effettuazione del referendum su di essa. Poi scioglimento delle camere ed elezioni anticipate.
Ps – Ha detto che si dimette dopo l’approvazione delle misure volute dall’Europa. Poi al voto. Stranezze della politica, ma ancor più stranezze del personaggio. Non ha più la maggiorenza e ancora pretende di dettare le regole. Con quali voti approverà la manovra europea, se non col sostegno dell’opposizione? Che, credo non mancherà, ma che non potrà accettare a scatola chiusa tutto, come l’impegno a rendere più facili i licenziamenti. Signor B, c’è poco da fare il gradasso. Dovrà scendere a patti sulle misure e dovrà sottostare al ruolo del presidente della Repubblica circa il dopo. Allora non era meglio si fosse dimesso ieri, ponendo finalmente fine a questa tragica e per tutti noi costosa farsa?