Si zappa… e si raccoglie
(11 maggio) Si zappa, si innaffia e si raccoglie. Questo è il mio orto adesso.
Lavori. Con l’ultima acqua caduta dal cielo ed il successivo sole, la terra ha fatto una crosta molto spessa. Ho dovuto quindi zappettare attorno alle pianticelle per dargli aria e consentire una efficace innaffiatura. Ripulito dalle infestanti, per la terza volta, il campo di aglio, cipolla e scalogna.
Sbracciato (tolto le messe lateriali) le prime piante dei pomodori; io cresco i pomodori su una gamba sola, seguendo il detto dei miei amici casolani i quali affermano che, se la gamba è buona (come la loro), ne basta una sola. Innaffiato le piante che hanno maggiore bisogno di acqua (sempre a mio parere): melanzane, peperoni, cetrioli, radicchio, zucchine e zucche e le piccole piantine di pomodori da terra. Ho dato la fresa al terreno che dovrà ospitare i cardi.
Semine. Ancora un poco di fagiolini: i primi non sono nati bene.
Raccolte. Asparagi, insalata in cespo, insalata fresca, spinaci, ravanelli, carciofi, piselli, fragole e i primi baccelli di fava.
Il giardino dei frutti. Ho dovuto irrorare con lo zolfo: le viti, i meli, i peschi.