Primarie nei collegi
Stamane ho letto che D’Alema e Veltroni si stanno riavvicinando. Parlarsi è sempre meglio che farsi la guerra. Siccome purtroppo la politica ci ha abituato a pensar male, ossia a dovere interpretare le parole e non a considerarle nel suo significato letterale, il giornalista dice che questo va posto in relazione anche alle imminenti elezioni politiche. Il giornalista scrive che Bersani avrebbe deciso che la scelta delle candidature per il Parlamento facciano capo ad una triarchia formata da lui stesso, da Franceschini e dalla Finocchiaro, ossia i capo gruppi parlamentari del Pd. Da qui la ri-unione D’Alema/Veltroni con lo scopo di condizionare il gioco. Naturalmente sappiamo tutti che a decidere chi deve andare in Parlamento, con questa porcata di legge elettorale, sono, in ultima analisi, i segretari dei partiti e i loro più stretti collaboratori. Gli elettori decidono solo il numero dei parlamentari eletti dal partito per cui votano.
Qualora questa lettura giornalistica fosse vera, ciascuno può avere il ragionevole dubbio che qualcuno nel Pd, stia pensando di scegliere dal vertice i nuovi parlamentari senza passare tramite il vaglio democratico delle elezioni primarie nei collegi. Spero che questo non sia vero, che sia frutto di pura fantasia. Per fugare ogni dubbio però, sarebbe bene che i dirigenti ai vari livelli del Partito Democratico lo affermassero (o lo riaffermassero) con forza, cominciando a muovere in modo chiaro e trasparente le pedine per non giungere impreparati ad una scadenza che pare sempre più vicina.