Pergola e i suoi Bronzi Dorati
Tesori nascosti. Pergola (PU) è una cittadina di ottomila abitanti, meno di Castel Bolognese. Si trova nell’alta valle del Cesano, sotto i monti Catria, a quaranta chilometri da Marotta.
Fondata nel milleduecento, conserva l’impianto medievale e tanti manufatti del settecento, ben conservati, frutto della ricchezza dei commerci di quell’epoca. Uno di questi, il Monastero di San Francesco, ospita il polo museale della città. Opera voluta dall’Amministrazione comunale, realizzata con il coinvolgimento della Provincia e del Ministero dei Beni Culturali.
Le opere più importanti esposte nel museo sono i Bronzi Dorati da Cartoceto di Pergola. Costituiscono uno dei pochissimi grandi gruppi scultorei equestri dell’antichità romana giunti fino a noi. Le sculture, sepolte in frammenti, furono scoperte casualmente a Cartoceto nel 1946. Il complesso rappresenta probabilmente un gruppo familiare, composto da due militari di alto rango a cavallo di destrieri riccamente ornati e da due dame velate a piedi.
Le sculture sono di ottimo livello tecnico e costituiscono una preziosa testimonianza di quella politica di diffusione di immagini monumentali, come simbolo e propaganda del potere, caratteristico della fase decadente della repubblica romana. Le opere, anche per come sono esposte, in alto, poste diagonalmente in una sala dedicata, costituiscono un’immagine molto bella. Il Museo è composto anche da una sezione storico-artistica, una di arte contemporanea e da una sezione numismatica. L’ingresso è a pagamento, 5 euro.
Ammirando questo Museo, le opere esposte, la godibilità della visita in spazi adatti, mi è venuto alla mente il Museo Civico di Castel Bolognese, la ricca dotazione di opere di cui dispone e il fatto che quasi nessuno le vede. Forse è giunto il momento che la comunità castellana si ponga l’obbiettivo di investire in un polo museale che valorizzi il patrimonio storico locale che, a ben guardare è certamente ragguardevole, forse più di quello che comunemente si pensa.