Castel BolognesePolitica

Franco Gaglio

Franco Gaglio è stato sicuramente una delle figure piĂ¹ significative del panorama politico e amministrativo di Castel Bolognese. Persona nota, stimata, disponibile, ha dedicato tutta la sua vita al lavoro, all’eguaglianza, all’emancipazione, al bene collettivo e sociale.

Ho conosciuto Franco nei primi anni 70′ nella sezione del P.C.I.. Lo ricordo battagliero e conciliante. Poi la sua prima sindacatura che coronĂ² un processo politicamente maturato con il 68′ e che giĂ  negli anni precedenti aveva mostrato significative avvisaglie. Furono quelli gli anni della partecipazione – ricordo la gestione sociale dell’Asilo Nido – le assemblee, i dibattiti, le grandi feste popolari e un metodo di governo vicino alla popolazione.

Con la seconda sindacatura alcune grandi opere come il Palazzetto dello sport, il torrione, il Monumento bonifica campi minati. E lo ricordo particolarmente presente nella gestione della crisi della Coma, quando dal sindacato unitario lo chiamammo in causa, assieme agli altri sindaci con la Piattaforma per lo sviluppo economico della valle del Senio. Lo ricordo parlare alla manifestazione che promuovemmo in piazza, ma soprattutto nell’opera intelligente e ferma che portĂ² a Castel Bolognese l’insediamento della coop Intesa (allora Paf).

Poi, conclusa la fase di amministratore, sempre dalla Cgil, lo chiamammo a portare la sua esperienza di vita all’interno del sindacato Pensionati. Anche lì lo ricordo per l’efficacia della sua azione con quel suo carattere scevro da tatticismi, a volte duro, ma sempre volto verso la sua linea guida indicata nel miglioramento della condizione di vitta delle persone meno abbienti.

Franco Gaglio è di quegli individui che hanno dedicato tutta la loro vita, oltre alla famiglia, alla politica, al servizio delle persone. L’ha fatto col cuore, sacrificando spesso affetti e interessi personali. A quei tempi la politica prendeva in pieno le persone e veniva prima di tutto. Per tanti era una sorta di questione morale. E Franco per come l’ha intensamente vissuta fino all’ultimo si puĂ² dire che con ogni probabilitĂ  lui, rispetto alla politica, è piĂ¹ ciĂ² che ha dato di quello che ha ricevuto.

Negli ultimi tempi mi confessĂ² un cruccio che aveva e mi spronĂ² a lavorare per riabilitare e dare dignitĂ  al lavoro dei primi due sindaci di Castel Bolognese, colpiti dallo scioglimento del Consiglio comunale ad opera della Prefettura avvenuto nel 1949. Mi portĂ² del materiale che conservo e che riconsegnerĂ² al suo archivio e mi indicĂ² la strada da seguire nella ricerca. Caro Franco, vai in pace, quel lavoro lo faremo.

A Manuel e a tutti i familiari e parenti di Franco Gaglio, le piĂ¹ sentite condoglianze.

 

 

 

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