Castel Bolognese

Il futuro passa fra Senio e via Emilia

La notizia è di quelle importanti. L’idea dell’Amministrazione comunale e del suo assessore di affidarsi all’estro di un giovane architetto e artista di fama mondiale per rieditare la storica Torre civica di Castel Bolognese, lascia intravedere novità sostanziali per il futuro della cittadina del Senio.

Siamo nel campo del disegno del paesaggio, dell’idea di chi non aggredisce gli spazi, ma li corrobora con il contesto. Immaginare la torre con la sua originale dimensione, nel luogo esatto ove è sempre stata, realizzata come una rete metallica che si illumina di sera, fornisce un senso di leggerezza e trasparenza che fa dire, ma quando potremo vederla?

Il progetto è importante perchè guarda al futuro, si collega con Castel Bolognese “città d’arte” e apre nuovi spazi e vedute alla cultura e al percorso economico della valle del Senio. Una ipotesi che penso aprirà la mente e i portafogli degli operatori locali che vedranno in questo scatto in avanti la possibilità di ricrearsi e di guardare avanti con maggiore fiducia e benevolenza.

L’architetto, artista, scenografo Edoardo Tresoldi – autore del progetto – è, oltre che coetaneo e amico, in sintonia creativa con il giovane talentuoso spagnolo Gonzalo Borondo, transitato alcuni anni fa sul Senio, lasciando tracce della sua arte all’Arena delle balle. Entrambi sono conosciuti nel mondo, fra altro come esponenti di una inventiva progettuale che si richiama alla Land Art, all’arte creata nel paesaggio con le sue risorse. Una forma artistica che vediamo e apprezziamo da anni in alcune rappresentazioni culturali lungo il Senio, a partire dall’Arena di Cotignola, evento di caratura nazionale, fino alla più piccola, ma assai significativa, Acque e Miracoli di Tebano. Esperienze alle quali portano linfa un numero sempre maggiore di giovani artisti, fra i quali conosciamo e apprezziamo l’argentino Oscar Dominguez.

Castel Bolognese, il Senio e la sua vallata teatri di esperienze di avanguardia, fra le prime in Italia. L’auspicio è che il progetto del comune di Castel Bolognese sia condiviso dalla popolazione e che sia finanziato. In questo modo, la”valle” continuerà a camminare sul filo della sostenibilità, del rispetto dell’ambiente e della valorizzazione del lavoro operoso, creativo e intelligente dei suoi abitanti.

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