Agropoli, paese che non ti aspetti
Cilento in camper (1). Il Cilento ci mancava; abbiamo recuperato, anche se una temperatura parecchio elevata ci ha fatto ridurre il raggio d’azione e privilegiare il mare. Il viaggio, in camper, sì è svolto dal 22 giugno al 3 luglio 2016. Come i viaggiatori in camper ben sanno, contestualizzare la data è importante.
Partiti da Castel Bolognese (Ra), abbiamo percorso circa 1500 chilometri e visitato: Paestum, Agropoli, Santa Maria di Castellabate, Castellabate, Ogliastro marina, Pioppi, Marina di Camerota e Palinuro. Abbiamo condiviso il viaggio con altri due mezzi di amici.
Ogni volta che racconto un viaggio, lo faccio pensando possa essere utile anche a qualcun altro.
Per cui fornisco solo indicazioni organizzative precise e verificate, mentre le considerazioni espresse sono personali. Come al solito, farò parlare molto le foto. Scriverò in quattro puntate che saranno catalogate nel sito come figlia della categoria VIAGGI denominata Cilento in camper.
Partiti verso sera, via E/45, come solitamente facciamo quando andiamo a sud-ovest, abbiamo pernottato a San Gemini nel parcheggio davanti all’ufficio postale. San Gemini è un bel borgo, tirato a lucido. Non manchiamo di dare uno sguardo alla grande pianura sottostante che pullula di luci, quasi come una immensa metropoli. Per chi volesse San Gemini offre un’area attrezzata per la sosta camper, a pagamento.
Il giorno dopo, verso mezzogiorno siamo a Paestum, comune di Capaccio, provincia di Salerno.
Paestum ci rimanda alla Magna Grecia. E’ uno dei siti archeologici maggiormente visitati in Italia e i suoi templi nulla hanno da invidiare a quelli visti in Grecia. Ci manca la visita al Museo del sito ed è lì che puntiamo. Entrare costa 4 euro. Le mostre sono ospitate in un palazzo di stile razionalista. Le cose da vedere sono molte e di grande interesse, come i dipinti interni alle tombe. Fra queste il plus è rappresentato dalla tomba del Tuffatore: peccato che in questo periodo, proprio quelle lastra dipinta sia in ferie (mostra in America). Non abbiamo usufruito di guida e forse abbiamo sbagliato. Agli amanti del genere, consiglio di visitare questo sito.
Vicino agli scavi le soluzioni di parcheggio per i camper sono molte. Compreso un uliveto offerto da un caseificio con le bufale. Quì siamo entrati in contatto con una delle tante eccellenze gastronomiche del Cilento: la mozzarella di bufala.
Verso sera siamo giunti ad Agropoli.
Abbiamo puntato alla baia Trentova dove abbiamo sostato vicino al mare in una “stoppia” trasformata in parcheggio comunale gratuito. Nei paraggi funziona un parcheggio per camper e bus a pagamento. Siamo già nell’area del Parco del Cilento e del Vallo di Diano. La zona è boscata con campi a prato-pascolo dove scorrazzano mandrie di bovini e greggi di pecore. Ci è parso che anche da queste parti i conduttori siano lavoratori stranieri. La presenza di vacche e pecore al pascolo ci ha fatto pensare che a cercarla si possa trovare carne di qualità. Spesso si incontrano case con annessa macelleria che testimoniano senz’altro un rapporto diretto fra produzione e consumo.
Il mare è Bandiera Blu, con spiaggia di sabbia e scoglio. Alle spalle il verde intenso delle colline cilentane. C’è un bel porto turistico con annesso porticciolo dei pescatori, dove non abbiamo mancato di rifornirci di pesce fresco di scoglio per un ottimo brodetto. Invitati dalla pubblicità abbiamo tentato di percorrere un sentiero a mezza costa verso un capo che si scorge in lontananza. Una segnaletica troppo confusa ci ha però consigliato a un certo punto di desistere.
La vera sorpresa è costituita dal vecchio borgo agropolese, sorto in cima al colle sul mare fin dal neolitico.
Vi si accede per mezzo di una grande scalinata ed un maestoso portale. Il borghetto è tenuto con cura. Tanti fiori, festoni, aiuole di piante grasse, colori vivaci. Stradine e vicoli puliti, raccolta porta a porta dei rifiuti differenziati, perfettamente funzionante. Quello del buon funzionamento del servizio di raccolta dei rifiuti è stata per noi una gradita sorpresa ed un segno di positivo cambiamento per quei luoghi. D’altronde siamo nel regno di Vincenzino De Luca, un politico molto rispettato da queste parti e che senz’altro a fatto in questi anni cose positive.
E adesso alcune foto (cliccatele e scorrete).