Marzo

L’orto come una palude

Le pessime condizioni atmosferiche, nevica o piove da gennaio, non hanno fino ad ora consentito la naturale manutenzione dell’orto. Il problema principale è costituito dal fatto che non si può lavorare la terra. L’orto è un pantano.

Lavori. Sarebbe urgente zappettare aglio, cipolla, scalogna e fava piantati a novembre (per fortuna), ma non si riesce perchè il terreno è troppo bagnato. Senza ripulire però, il raccolta rischia di andare completamente perso. Occorreva avere zappettato l’aspargiaia, ma non è stato possibile. Intanto da sotto le talpe hanno scavato; hanno incontrato i carciofi e se ne sono pappati almeno la metà.

Semine. Per le patate ho provato a depositarle sul terreno e non nell’apposito solco. Poi le ho coperte con terra bagnata. Vedremo. Ho messo a spaglio lo scorzo bianco, l’insalata e i ravanelli, coprendoli leggermente con poca terra smossa che avevo da parte. Le cose vanno meglio per le semine nel semenzaio, deposto fra i doppi vetri per favorire l’effetto serra. E’ nata della bella insalata, poi passata nei vasetti; belle anche le piantine di pomodoro e le zucchine, nate benissimo. Se anche voi avete seminato piantine, ricordate di irrorarle con sostanza rameica (2 gr per litro); rinforzeranno le radici e cresceranno più resistenti. Oramai però tutto dovrebbe passare all’aria aperta, ma senza sole e con temperature di pochi gradi, come si potrà fare?

Raccolto. Si raccolgono ancora i frutti dello scorso anno e non siamo stati ancora nemmeno un giorno senza consumare i prodotto del nostro orto. Dispongo ancora di radicchi, sia quelli a spaglio che quelli a palla messi a dimora a fine agosto, poi cavoli verza, cavolo nero e cavolini di Bruxelles. Si aggiungono bietole, porri e valeriana. A questi prodotti si possono affiancare le erbe di campo come: tarassaco, rosolacci, strigoli. Poi le punte di ortica per la minestra.

Il giardino dei frutti. Dopo la potatura, ho concimato con letame e stallatico. Adesso dovrebbero iniziare le fioriture. Sono partiti due albicocchi, ma che tristezza le fioriture con la nebbiolina, la pioggerella e il cielo plumbeo.

Galline Giacomine. Sono in splendida forma; hanno ripreso regolarmente col loro ovetto giornaliero. Le consento di scorazzare per il campo e sono felici.

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