Politica

Auguri a tutti

Capita anche a me l’ultimo giorno dell’anno pensare a come lo si è trascorso. Se penso al lavoro, per me è stato un anno così, così: il primo trascorso da pensionato a tempo pieno. Per quarantadue anni, quattro da operaio, trentadue da sindacalista e cinque da amministratore, ho lavorato per migliorare le condizioni di vita prima dei lavoratori, poi dei miei concittadini. Ricevendo in cambio il puro sostentamento per la mia famiglia. Dopo la fine della mia esperienza da amministratore, vissuta con dolore, mi sono guardato attorno ed ho visto un deserto. Parlo naturalmente del mio rapporto con la politica e il sociale. Qualcuno ha abbassato un ponte, ho riallacciato un rapporto con il partito in cui milito, ma tutto è stato difficile. Mi è mancata e mi manca la possibilità di lavorare, concretamente, per i valori in cui credo. Vedo i problemi di vita delle persone, penso che non vengano adeguatamente affrontati, e non ho la possibilità di dare il mio contributo. Questo è per me davvero triste.  Mi riferisco, ovviamente, alla dimensione pubblica, a quello che la comunità istituzionale nei suoi mille rivoli dovrebbe fare.

Spero che da questo punto di vista il prossimo, sia un anno migliore. Le cose da fare sono tante, anche i porti e gli approdi sono tanti; vedrò se qualche barca ha bisogno di un onesto lavoratore.

Concludo questo mio dire con un pensiero rivolto alla pensione. Per dire che le cose non vanno affatto bene. Mariti in pensione e mogli che lavorano (una vera contraddizione in termini questa); molte persone che la bramano, altre costrette ad andare quando ne farebbero volentieri a meno. Mi chiedo perchè non si possa avere un sistema previdenziale più flessibile in uscita, ossia la possibilità di essere accompagnati in modo meno traumatico al distacco dal lavoro e in modo più corrispondente alle aspirazioni e ai bisogni dei singoli individui e delle stesse aziende. Sapendo che per moltissimi il lavoro non è solo sacrificio, bensì lo strumento tramite il quale la persona realizza se stessa e definisce il proprio rapporto con le altre persone.

Auguro a tutti un Buon Anno nuovo, un anno di pace e di serenità.

2 commenti

  1. Ho ripetuto due volte la parola persone, a parte questo errore stilistico confermo la mia riflessione e auguro buon anno!

  2. Le tue riflessioni sono molto interessanti. Sono tante le persone che vorrebbero dare un contributo perchè siano affrontati i problemi di tante persone. Anch’io penso che ci sarebbe bisogno di maggiore flessibilità per quel che riguarda la pensione!

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