Politica

Occorre vaccinarsi, ma non basta

Nel nostro piccolo desta un certo stupore il fatto che Ravenna sia maglia nera per infettati da Covid. La scienza e la sanità locale spiegheranno. Intanto è opportuno riflettere e trarre qualche conclusione dal fatto che in una struttura per anziani, fra le più accreditate della nostra provincia e dove tutti, ospiti e personale sono vaccinati, si scopra improvvisamente un elevato numero di persone infette: la maggioranza degli ospiti e parte del personale addetto.

Occorre dire che gran parte delle persone infette è asintomatica e altre manifestano sintomi lievi e questo lo si deve al fatto di avere completato il ciclo vaccinale. Tuttavia resta un determinato sconcerto tale da chiedersi se stiamo facendo abbastanza. Da non esperto pongo solo due interrogativi.

Stiamo facendo abbastanza sul piano del distanziamento sociale? Fin dall’inizio della pandemia esperti e commentatori attenti hanno detto che un possibile brodo di coltura del virus sta dove persone e/o animali vivono fortemente concentrati in spazi tutto sommato ristretti. Questa, volenti o nolenti, è la condizione delle strutture di ricovero delle persone anziane.

Ad inizio di pandemia si parlò molto di rafforzamento del socio – sanitario di base. Si parlò di prossimità, di un nuovo modo di operare da parte dei medici di base, di andare verso le persone anziane, al proprio domicilio e di creare loro la condizione di potere vivere più a lungo al proprio domicilio. Tutto questo anche per depotenziare la funzione odierna delle così dette Case di riposo e per Anziani.

Nel mio piccolo non ho notizia che in quasi due anni si sia compiuto qualche passo concreto in questa direzione. Tanto meno che sia in corso un dibattito e che stiano maturando dei progetti di fattibilità. Lontano da me volere imputare qualcuno, conosco bene la portata delle difficoltà contro cui si sta combattendo, ma credo che Regione, Sindaci ed Ausl debbano riprendere l’argomento e fornire qualche risposta.

Il secondo interrogativo riguarda il green pass e il controllo delle regole stabilite. Si sta giustamente insistendo per completare il ciclo vaccinale per tutti. Si sa che il vaccino non è garanzia di immunità assoluta, ma che serve sicuramente a depotenziare la pericolosità del contagio. Il green pass è lo strumento per spingere verso la vaccinazione, prima di arrivare eventualmente all’obbligo di legge.

In queste ultime settimane ho frequentato molti locali dove vige l’obbligo della presentazione del green pass, in Italia e in Francia. La realtà che ho incontrato è la seguente: spesso non viene chiesto nulla; a volte si chiede se si è in possesso del documento e ci si fida della risposta; qualche volta si effettua il controllo come previsto dalla legge. Questo anche nella realtà di Castel Bolognese.

Credo sia il caso che su questo argomento si sviluppi una maggiore attenzione da parte degli esercenti e da parte delle forze dell’ordine. Caso contrario le persone che seguono con scrupolo le norme potrebbero essere toccate dal tarlo della disillusione e questo aggreverebbe ancor più la situazione.

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