Vendola
Elezioni primarie. Vendola ha vinto con larghissimo vantaggio. In Puglia, come a Firenze, a Forlì, a Faenza ha vinto il candidato non sostenuto dai dirigenti del Pd. Che cominci ad essere un problema questo? Non so, ma a tempo debito occorrerà pensarci.
I dubbi sono molti. Ne propongo alcuni. Sconfitte di tale entità bisognerebbe annusarle prima, si conferma che abbiamo dirigenti che non sanno più leggere la base (o nemmeno, con mille euro, commissionare un sondaggio). Quando si fanno le elezioni primarie, i partiti in quanto tali non dovrebbero schierarsi, dovrebbero garantire il quadro delle regole e lasciare la parola ai contedenti. E non solo per evitare pessime figure ai dirigenti e al loro prestigio. E’ un grave errore anteporre le alleanze ai programmi, non bisogna più farlo. Il Pd in quanto partito di maggioranza relativa (a vocazione maggioritaria, penso io) nello schieramento di centrosinistra, deve elaborare con la partecipazione i suoi programmi e deve aprirsi al confronto per ampliare il quadro delle alleanze, necessarie in un sistema bipolare da consolidare. Dire, come ho sentito da uno stimato dirigente del Pd, che il programma sono le alleanze è un errore esiziale. Per tornare alla Puglia, penso che Vendola avesse il diritto di essere ricandidato per il secondo mandato. Se c’erano competitori andavano proposte e organizzate fin da subito le primarie. Ora, tutti uniti per Vendola presidente della bella Puglia.