Politica

D’Alema

Se D’Alema, Bersani, Speranza, Visani, Borghesi e tanti altri rientrano nel Pd , a me non può fare altro che piacere. Abbiamo il dovere di guardare avanti e di puntare ad avere alle prossime elezioni politiche i voti per governare, sapendo che voteremo con la vecchia brutta legge che tende al maggioritario (il premio di governabilità all’aggregazione che raggiunge il 40% dei voti, se non sbaglio).

Allora per la sinistra la scelta è il “campo largo”, un’aggregazione di forze compatibili che abbia la potenzialità di raggiungere quel traguardo. Allo stato delle cose, siccome politicamente ci può stare, è fondamentale che di quel campo faccia parte il M5S di Conte; la sinistra-sinistra se vorrà non disperdere voti e penso anche Calenda e Renzi, visto che, da persone intelligenti quali sicuramente sono, prima o poi capiranno che non riusciranno mai ad aggregare un Centro che giunga in proprio al 40%. Io poi non penso che i due, per altro non affini fra loro, vorranno fare il Centro della destra.

Nel campo del Centro sinistra opera il Pd. Partito che con tutti i suoi problemi si dimostra essere baluardo necessario in quel campo e se mi si permette, anche per il Paese. L’interesse delle forze progressiste è che questo partito, che non è un granitico monolite – per fortuna penso io – ma sicuramente una forza aperta, affidabile, democratica e coesa, abbia una consistenza tale da potere dialogare alla pari con le altre aggregazioni di sinistra in Europa e nel mondo.

Ecco perchè persone intelligenti, esperte, di carattere e di visione come D’Alema, Bersani e tante altre non possono non essere che ben accolte e ben volute nella casa comune del Pd. Attardarsi sul perchè uscirono o, peggio, pensare di porre condizioni al loro rientro non ha alcun senso. In politica ogni azione giusta ho sbagliata che sia ha un senso e in qualche modo, più o meno, incide. Quello che conta è la direttrice di marcia. E quella di Art 1 non è mai stata fuori dal campo.

Penso che più che attardarsi in questa disputa, assai insipida e dall’esito naturale, allo stato delle cose, sarebbe meglio usare la mente per vedere come aiutare la nascita delle Sardine d’Italia. Ovvero come favorire la discesa in campo delle giovani generazioni, responsabilizzandole del futuro del Paese. Spero che qualcuno ci stia pensando.

 

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