Elezioni amministrative 2009, idee per il programma
I prossimi 2-3 anni saranno caratterizzati dai pesanti riflessi della crisi economica, ora allo stadio appena iniziale. Anche a Castel Bolognese avremo di fronte cassa integrazione, mobilità, perdita di posti di lavoro e il decuplicarsi dei casi sociali da affrontare. Dall’altro lato avremo i tagli alle risorse del comune e l’esigenza di gestire gli effetti Brunetta (sensibile calo del salario dei dipendenti dal 1 gennaio).
Di conseguenza dovranno essere gestiti processi di:
– riorganizzazione dell’azienda Comune con prevedibile riduzione di addetti;
– miglioramento di efficacia ed efficienza e definizione di un sistema premiante basato sul merito;
– unione (inderogabile) fra i comuni.
L’elezione del nuovo Sindaco si inserisce in questo quadro. La scelta del candidato quindi deve essere molto oculata e attenta.
A mio parere il profilo del candidato/a dovrebbe in linea di massima essere:
– ben radicato nel territorio
– autonomo dai poteri economici
– attivo, dinamico, con molte idee e carattere forte, ben disposto all’ascolto, alla mediazione e capace di decidere
– sufficientemente esperto, dotato di adeguata scolarità, possibilmente giovane.
Le scelte del candidato e successivamente della giunta, dovrebbero garantire continuità e rinnovamento.
In questo quadro, pur riconoscendomi solo in parte nel profilo sopra delineato, offro la mia disponibilità ad essere candidato per le elezioni primarie.
Lo faccio esclusivamente per spirito di servizio verso il partito e la comunità; per offrire alla coalizione di forze politiche che deve scegliere, una opportunità in più.
La mia disponibilità deve essere vista all’interno di un quadro unitario del partito (penso, quindi, eventualmente sostenuta da almeno la metà più uno del Direttivo).
Relativamente ai contenuti programmatici individuo alcuni aspetti di fondo:
– Infrastrutture. In primo luogo la circonvallazione. Poi le altre scelte del Piano Territoriale a partire dal prolungamento della Riolese-Casolana e il suo allaccio con le via Borello e Lughese.
– Economia e lavoro. Grande attenzione e cura delle attività produttive, maggiori e minori, a partire da quelle manifatturiere, alle aziende contadine e di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli. Qualificazione della rete commerciale. Sviluppo di quella forma di turismo legato alla particolare vivibilità e qualità di vita dei piccoli centri. Messa in rete dei punti di interesse storici, culturali, naturalistici.
– Una città ancora più accogliente e bella. Prosieguo delle opere di riqualificazione e arredo urbano all’interno delle mura e, di pari passo, allentamento del peso del traffico veicolare. Aumento dei parcheggi fuori le mura.
– Consolidamento di un sistema di Welfare che faccia sostanziale riferimento all’Asp e al nucleo delle cure primarie (piano terra ex ospedale), che non abbandoni nessuno, che favorisca la solidarietà e il senso di comunità.
– Sviluppo del processo di Unione fra i comuni. Riorganizzazione dell’azienda Comune tramite: formazione (anche per giunta e i consiglieri), miglioramento di efficacia ed efficienza e definizione di un sistema premiante che tenga adeguatamente conto anche del merito. Adozione di politiche di risparmio e di riduzione dei costi gestionali.
– Urbanistica. Contenimento dello sviluppo abitativo e adeguamento degli standard all’attualità e al futuro prevedibile.
– Lavori Pubblici. Maggiore peso alla manutenzione della città e al verde pubblico.