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Da case del Popolo a circoli Arci

Nel passato in ogni cittĂ  c’era un bar, punto di riferimento e ritrovo degli elettori di sinistra. Spesso si chiamava Casa del Popolo, poi Circolo Arci. A Castel Bolognese questo ritrovo era ubicato nel bel cortile dello storico Palazzo Ginnasi. Personalmente lo conobbi con la gestione di Angela e Goffredo, i genitori di Iader Dardi.

Quando Palazzo Ginnasi – allora di proprietĂ  del P.C.I. – fu venduto, gli eredi costruirono il palazzo Pietro Costa, quello rosso nel Borgo. E lì trovarono posto, oltre ad alcune attivitĂ  commerciali, il Circolo Arci – frutto del lavoro volontario di tanti e intitolato non a caso a Gianni Dalmonte e a Ida Poggiolini; il PD, di cui gli eredi del P.C.I. sono una componente assai importante; l’Anpi, che tutti conoscono e l’Associazione Pietro Costa che ricorda, penso, la figura storica piĂ¹ significativa dell’antifascismo e della sinistra castellana.

Negli ultimi anni il Circolo Arci – la Casa del popolo per tanti di noi – ha svolto con merito, grazie al lavoro volontario di decine di donne e uomini, compagni e amici, una importante funzione di aggregazione sociale e culturale. Poi è intervenuto il Covid e tutto si è interrotto.

Ora con la pandemia sotto controllo, l’attivitĂ  è ripresa per mezzo della volontĂ  di un gruppo di giovani volonterosi. Adesso sarebbe opportuno che questo luogo tornasse ad essere il luogo di aggregazione e di incontro che è stato e che sotto l’impulso di nuove energie potesse ampliare la propria funzione sociale.

La pandemia ci ha disgregati; ora, nel rispetto delle regole, dobbiamo ritrovarci. Per parlare, per giocare a carte, per mangiare, per divertirci. Le persone affezionate a quel luogo, nel corso della lunga chiusura, sono rimaste a casa oppure si sono accasate in vario modo. Adesso sarebbe bene che chi vuole tornare a frequentare il suo Circolo sia invitato a farlo.

E’ giunto il momento che gli inquilini del Palazzo (Arci, Anpi, Pd e Pietro Costa) promuovano una accogliente festa del rientro. Poi ogni persona deciderĂ  liberamente dove passare il proprio tempo libero.

Non credo ci sia ulteriore tempo da perdere.

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