
In Irlanda la bevanda nazionale è la birra. Lo si deve principalmente al signor Arthur Guinness, che nel lontano 1759 iniziò a produrla nella fabbrica di Dublino, dove si lavora ancora oggi. E’ una birra scura, corposa, quasi cremosa, con note di liquerizia, caffè, cioccolato fondente, ecc.. E’ curioso come viene servita: si spilla tirando la leva del rubinetto in basso. In pochi secondi il bicchiere si riempie di una simil schiuma, che viene lasciata depositare per due minuti. Dopo di che il bicchiere viene rimesso sotto il beccuccio del rubinetto e per alcuni secondi la leva viene azionata nel senso opposto alla mescita, quindi verso l’alto. Solo così dicono le persone avvezze si può apprezzare la bontà della Guinness.
3° Terzo giorno, 12 Agosto.
In programma prevede la visita alle famose scogliere, le Cliffs of Moher, uno dei siti più visitati d’Irlanda. Lungo il viaggio diamo un’occhiata ad un antico castello medievale, il Dunguaire castle, oggi privato e adibito a banchetti. Si trova nel paesino di Kinvara, in una condizione paesaggistica di rara bellezza. Le foto mostrano il castello, il contesto, abitazioni col tetto di paglia poste nei paraggi e particolari.
Proseguendo, sostiamo brevemente a Lisdoonvarna dove la nostra attenzione viene attratta da una abitazione con strani disegni sulla facciata. L’insegna ci dice che quello è un Matchmaking. Solo due giorni dopo la seconda guida ci spiega che si tratta di una casa dove si combinano incontri e dove si creano coppie. Nulla a che fare col meretricio. Lì in quella casa-albergo il signor Willie Daly, che vive in una fattoria con tanti asini, organizza da decenni, per tutto il mese di settembre, il Match Market Bar Festival dedicato alle persone sole che desiderano incontrare il o la partner, per condividere il resto della vita. Un vero e proprio Festival dell’amore. Pare che Willie tenga un libro dei matrimoni poi celebrati – toccarlo dicono porti fortuna – e perfino dei figli nati. Insomma, un festival degli incontri e delle unioni che raccoglie un grande successo.
Proseguendo verso le scogliere si ammira un paesaggio quasi lunare, solamente addolcito da prati di erica in fiore. Molto bello. La strada di accesso è stretta e ondulata; per Etan, il nostro autista dal piede pesantino, ma dai riflessi pronti, è una bella prova. Se la cava benissimo, lui che dispone di un sedile a molla. Meno bene noi seduti come su una panca fissa a terra. Le scogliere (foto) sono indubbiamente belle. Per vederle in luce andrebbero visitate di pomeriggio. Noi eravamo al mattino e, oltre alla vista, anche le foto sono risultate carenti. La loro suggestione purtroppo è tale che hanno dovuto chiuderne alla visita delle persone ben 16 dei 18 chilometri della loro lunghezza. Causa i frequenti “incidenti”.
Nel pomeriggio abbiamo visitato il Bunratty Castle. Uno dei tanti castelli medievali d’Irlanda, attorno al quale è stato costruita la rappresentazione di un villaggio dell’ottocento con tutte le case di mestiere e di attività. Il tutto condito di Pub, mostre, ristoranti, a beneficio del turismo di massa. Certamente piacevole per gli amanti del genere. Alcune foto per rendere l’idea.
Articoli precedenti:
Viaggio molto interessante .. anche per i tuoi commenti. Grazie e ciao
E non ho ancora detto tutto. Grazie Ivo.