Questa è la lettera che il Comitato Alluvionati di Castel Bolognese ha inviato all’Amministrazione comunale in questi giorni. Info importante che ospito volentieri nel mio sito.
Signori Sindaco e Assessore ai lavori pubblici del comune di Castel Bolognese. A nome del locale Comitato Alluvionati chiediamo un incontro per fare il punto sulla situazione del fiume.
Il 30 giugno è trascorso senza conoscere con esattezza le misure strutturali indicate dal Commissario per intervenire sul tema della sicurezza del fiume rivolto al futuro. Questo è per noi fonte di preoccupazione, alla quale si aggiunge la non conoscenza dei tempi per la riattivazione delle opere pubbliche danneggiate o distrutte dall’alluvione.
In sintesi i temi di cui vorremmo parlare sono:
- le misure strutturali per evitare l’allagamento del centro abitato (argine diga dal Ponte del Castello fin oltre la diga steccaia)
- programmi e scelte per la riattivazione di opere pubbliche fondamentali per Castel Bolognese quali: Scuola Materna, Teatrino, Ciclovia
- le iniziative da mettere in campo per adeguare opere strutturali di base, al fenomeno sempre più frequente di piogge improvvise di portata superiore a quelle di riferimento fino a poco tempo fa. In particolare si vorrebbe parlare di: fognature cittadine, rete scolante di campagna, questione del paventato effetto diga della circonvallazione, regole per la tenuta dei fossi di confine, ecc..
Cordiali saluti.
(Ndr) Inutile dire che tutti siamo preoccupati. La tragedia del maggio 2023 ci dice che devono essere riprogettati il corso dei fiumi. Un lavoro di portata enorme che richiede studi e capacità progettuali, centinaia di nuovi assunti negli uffici preposti, ingenti risorse che il Governo, oberato dai debiti e sotto scopa in Europa, al momento pare non disporre.