Un tonfo al cuore
Stamane, percorrendo via Casanola, prima di Solarolo, vicino alla chiesa di Gaiano, sono stato attratto dall’esposizione sulla strada, nel parco di una bella villa contadina, di molte bandiere di Forza Nuova. Forse è quella la nuova sede di quel partito di cui la stampa ha recentemente parlato.
Alla vista di quelle bandiere, nere, ho avuto come un senso di ripulsa, accompagnato da pensieri tristi e bui. Non ho potuto fare a meno di recarmi subito davanti alla chiesa di Felisio e rendere silenzioso omaggio alle nove vittime civile della rappresaglia fascista del 2 settembre 1944. La sede di quel partito che Wikipedia cita come “… un partito politico italiano nazionalista[16], definito di estrema destra[8][9][17] o neofascista[1][2], fondato nel ….” dista in linea d’aria poche centinaia di metri dal luogo dove quei poveri cittadini vennero appesi con una corda al collo ai pali della luce.
Quello che ancora più preoccupa è che quel partito pare sia stato recentemente sdoganato da Salvini – il capo della Lega che dicono si faccia fotografare allo stadio vestito del loro merchandising; l’uomo politico che, a quanto pare, si sta apprestando a prendere in mano le sorti dell’Italia.