Castel BolognesePolitica

Poche parole sulle primarie di Castel Bolognese

Foto ufficiale
Daniele Meluzzi

La campagna di Luca per le nostre latitudini è stata un caso di scuola, le sue idee chiare e limpide come l’acqua di sorgente. Castello ha perso una bella occasione per proiettarsi nel futuro.

Merluzzi 46%, Della Godenza 42%, Malavolti 12%: il risultato di Della Godenza è stato inaspettato: qualcosa ha cambiato verso, il segno è quello del rinnovamento.

Mi fanno benevolmente sorridere coloro che si sono affrettati a dire “e adesso avanti insieme” con lo spirito di chi pensa che le primarie siano state un incidente di percorso, un lavoro fra parentesi. Le primarie hanno dato potere ai cittadini, forza alla coalizione di Centro Sinistra, effetti che si tradurranno in voti alle elezioni “buone” se il candidato sindaco saprà mediare le diverse sensibilità e se avrà una lista e una squadra che corrisponda ad esse. Non esiste che chi vince piglia tutto.

E’ stato un suo diritto, ma la decisa presa di posizione del Sindaco per uno dei candidati, tutti espressi dalla sua Giunta e dal suo Gruppo, ha fatto storcere il naso a più di un cittadino. Il Sindaco è comunemente visto come una persona di garanzia, oltre che di governo; parteggiare per il candidato di una fazione di uno dei partiti che lo sostiene, non è stato troppo elegante.

Daniele Meluzzi ha scelto di non rispondere alle domande che, a nome dei lettori del blog, avevo avanzato a tutti i candidati. Mi è dispiaciuto. Ma perchè non ha risposto? Alcune domande erano scomode, altre avevano lo scopo di testare il tasso di sinistra dei candidati. Forse le ha ritenute troppo compromettenti.

Daniele ha vinto; il risultato si commenta, ma non si discute. Personalmente lo stimo, siamo stati colleghi di giunta e l’ho conosciuto come persona equilibrata e capace; sono certo che saprà tenere testa ai suoi sponsor più invadenti.

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Un commento

  1. Come già volte espresso trovo la pratica delle primarie così concepite un elemento di rottura interna a un partito. Ora per ricomporre il vaso fratturato, occorrerà lavorare, come al solito, sugli equilibri spartitori delle cariche pubbliche. Prassi questa che ha portato non pochi problemi alla politica italiana. La scelta del candidato deve avvenire, quella si, nelle stanze del partito dove lo si può valutare con metodo. Poi, tutti compatti senza compromessi.

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