Locorotondo
Siamo giunti a Locorotondo (14.000 ab.) provenendo da Cisternino e percorrendo un strada provinciale in mezzo ad una campagna rigogliosa di ulivi, di coltivazioni orticole e punteggiata da trulli e masserie. Rilevo ancora una volta come la segnaletica stradale non sia proprio il massimo; quella orizzontale è totalmente assenta e quella verticale… ma non sottilizziamo. Le condizioni degli asfalti, eccetto la grande strada a quattro corsie, è un poco peggiore di quella delle nostre parti. Col camper siamo arrivati a ridosso del centro storico dove, in un grande parcheggio gratuito, è consentita anche la sosta dei camper.
Locorotondo (410 metri s.l.m.) è, appunto, una città rotonda, nel senso che copre la cima ad una collina che appare come un cono. Il paese è molto simile a Cisternino, sia per la sua fattura che per le sue vocazioni economiche. Da anni, Locorotondo, ha imboccato la strada del turismo. Il suo centro storico e il suo territorio sono diventati una sorta di grande albergo diffuso, nel senso che i turisti vengono ospitati nelle case del centro medievale, nei trulli e nelle masserie delle campagne. Da dove la mattina partono per il mare. Una scelta intelligente, quella dell’albergo diffuso, che consente di diffondere i proventi del turismo e che tutela il territorio dalla costruzione di una miriade di alberghi.
Per la visita siamo entrati dal lato opposto a quello dove abbiamo lasciato il camper, ossia da Porta Napoli, di fronte al giardino comunale. Appena varcato l’arco, sulla destra, ci accoglie l’Ufficio Informazioni. E’ gestito dalla Pro Loco, come in tanti altri comuni che abbiamo visitato e secondo la vocazione statutaria delle Pro Loco. Il volontario ci accoglie con cortesia, ci spiega i tratti caratteristici di Locorotondo e ci consegna la cartina del paese. La caratteristica principale del borgo antico sono le Cummerse, ossia i tetti particolarmente spioventi delle antiche abitazioni. Paiono quelli olandesi e in genere dei paesi del nord Europa. Altra caratteristica è l’allattamento delle case con la calce bianca. Un tempo per contenere le infezioni, ora per mantenere un tratto caratteristico al borgo. Ogni anno una commissione valuta lo stato delle abitazioni e interviene nei casi necessari.
Anche Locorotondo si fregia di essere uno dei Borghi più belli d’Italia (Anci). La cittadina è ordinata e pulita. E’ in atto la raccolta differenziata dei rifiuti.
Nel corso delle ore del giorno il borgo è pressoché deserto, per cui la visita si concentra sui tanti particolari delle varie abitazioni, sulle splendide facciate di alcuni palazzi importanti, sui tanti aspetti di arredo delle varie abitazioni. In una piazzetta incontriamo ancora, dopo Ostuni e Cisternino, due anziani turisti del nord Europa, intenti a spennellare su fogli di carta angoli caratteristici, che loro trovano particolarmente interessanti.
Chiudiamo la visita in un’antica chiesa, la Chiesa Madonna della Greca, dove resto attratto da una esposizione di 365 santini, riferiti al Santo del giorno. Il volontario ce la mostra e la collega ad una iniziativa, meritoria, volta a raccogliere fondi per i bambini africani.