Senio, danni dopo le pioggie
Ieri ho passeggiato lungo il fiume nel tratto che va dal Boccaccio alla Diga steccaia. Invito i cittadini a farsi questa passeggiata, molto istruttiva. Dopo la piccola fiumana dei giorni scorsi, l’aspetto del nostro fiume è desolante. Si notano i guai arrecati da quella che appare sempre più essere stata una gestione improvvisata della sua manutenzione. Con tutto quello che potrà derivarne.
Il corso del fiume e gran parte del proprio alveo sono invasi dalla legna tritata nel tentativo di “ripulirlo”. Risalendolo, verso Tebano, il fiume è completamente ostruito da cataste di legna per la lunghezza di alcune decine di metri. Un “tappo” che se dovesse arrivare con forza contro i piloni del manufatto al Ponte di Castello, potrebbe creare guai serissimi. E questa settimana è pevista tanta acqua.
Nei mesi scorsi si è parlato del fiume Senio a seguito di discussi interventi di manutenzione. Alcuni cittadini si sono indignati, altri hanno chiesto chiarimenti e avanzato proposte. La stampa ne ha parlato, sono stati investiti l’Autorità di Bacino e l’Amministrazione comunale. Tutti hanno fatto sostanzialmente i pesci in barile. La tattica pare essere sempre quella: lasciare parlare, trincerarsi dietro i regolamenti e le competenze, attendere che gli interlocutori si stanchino.
E’ una situazione triste, quella nella quale ci troviamo. Una situazione che fa da brodo di coltura e che da spazio all’antipolitica e ai movimenti protestatari. Salvo poi dolersene, quando ci si accorge che stanno diventando maggioranza nel paese.
L’unica cosa che posso fare è pubblicare alcune foto a corredo di quanto ho visto, nella speranza che chi di dovere voglia occuparsi del problema. Tutto questo corollario di problematiche depone a favore dell’ipotesi del’istituzione di un Parco del Senio. Unica soluzione plausibile per potere contare su un quadro di regole certe. La speranza è che l’Amministrazione comunale voglia occuparsi del problema e che i cittadini sospingano con forza questa idea che potrebbe dare qualcosa di “bello” alla nostra città.