La corolla delle ginestre
Da tempo un amico cullava il desiderio di percorrere in bike il percorso chiamato la Corolla delle ginestre. Ricordate? Alcuni anni fa, nel 2004, se non erro, la società di area Terre di Faenza, con contributi della Provincia e della Comunità Montana del faentino promosse un percorso naturalistico, da percorrere a piedi, in bicicletta o a cavallo, su e giù per le nostre belle colline. Si voleva incrementare il turismo, tramite la conoscenza e la valorizzazione del territorio.
L’idea fu ottima, ma poi, come spesso accade, di certe cose ci si dimentica. A metà aprile ho visitato tratti del percorso in avanscoperta, per un doveroso controllo prima di accompagnare delle persone. Ebbene, debbo dire di avere trovato la segnaletica, posta a suo tempo, in uno stato penoso. Penso sia stata da sempre abbandonata da ogni necessaria manutenzione. Non so quanto sia costata l’operazione Corolla delle ginestre. Poco o tanto che sia, erano soldi di tutti e chi li ha investiti ha il dovere di farli fruttare al meglio.
Ma la ragione principale per cui sono indignato sta nel fatto che la mancata manutenzione di sentieri segnalati e promossi, può esporre persone a gravi pericoli per la propria salute, in taluni casi estremi, ma possibili, anche della vita. Chi di dovere guardi Internet, vedrà quanto la Corolla sia propagandata con tanto di indicazioni di percorsi, ecc., ecc.. . Ragione per cui persone possono fidarsi, partire… sbagliare percorso e mettersi in difficoltà o perdersi. Bisogna anche dire che quella segnaletica, all’origine fu realizzata con materiali, legno e vernici, poco adatti per durare nel tempo. Inoltre fu, per la parte che ho visto, semplicemente piantata a terra. Ora si trovano segnali girati, storti, divelti, cosa che si poteva in buona parte evitare, se i pali fossero stati sorretti da adeguata zoccolatura (plinti). Mi auguro che a questa situazione si voglia porre rimedio per fare si che coloro che vogliono percorrere il bel percorso possano farlo in adeguata sicurezza.
Parte della Corolla, coincide con il sentiero 505, segnalato e manutentato dal Cai di Faenza. Si tratta del bellissimo sentiero di crinale che parte da Faenza e giunge al passo della Colla. Ebbene, così come dalle parti del monte Prevaligo (ne ho parlato nell’articolo “Lozzole a piedi”), anche sopra il Sintria, ho incontrato moto da trial che lo percorrevano. Penso che quel sentiero non sia adatto per quello sport. Le ragioni sono comprensibili a tutti. Riflettendo sulle cose viste da Palazzuolo a Lozzole e da ultimo nelle prime colline faentine, giungo alla conclusione che lo stato di degrado e di incuria del nostro Appennino sia in progressivo aumento.
Ho percorso la corolla delle ginestre in bicicletta per Pasqua e posso dire che in almeno due punti mi sono perso per via della mancanza di indicazioni.