AmbienteVerde pubblico e privato

Castel Bolognese, continua l’abbattimento dei pini

Castel Bolognese - Via Roma

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I pini di viale Roma andavano abbattuti?

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Purtroppo l’inevitabile è accaduto. I pini di via Roma, davanti alle scuole Bassi sono stati abbattuti. Potevano avere cinquant’anni. Si dice fossero piantati al tempo di Reginaldo Dalpane sindaco. Qualche persona sgomenta, un’anziana signora ha pianto. Ha prevalso la tesi che quei pini, in quel luogo, con la neve che spesso cade, possono causare danni ai mezzi in transito e anche alle persone. Quindi sono pericolosi e vanno spiantati ed eventualmente sostituiti. In quel luogo particolare credo saranno sostituiti. Allora tutto bene?

Io penso che il tema del verde pubblico (e privato) sia importante e complesso e che quindi occorra parlarne. A partire dalla premessa che è una condizione e un bene che coinvolge tutti, quindi pubblico. Speravo che il Consiglio comunale, ossia la sede dei nostri rappresentanti democraticamente eletti, spronato anche da 300 cittadini che hanno promosso una petizione per un regolamento comunale del verde, cogliesse l’occasione per parlarne in modo approfondito. Ho letto il resoconto di una discussione fatta e non ho colto idee, proposte, argomenti che lasciassero pensare che se ne sia parlato con tensione ideale e competenze scientifiche specifiche. Anzi, qualcuno ne ha parlato in modo abbastanza sgradevole.

Non resta allora che porre alcune domande.

1.      Fino a cavallo dei primi anni ottanta le scelte delle amministrazioni comunali hanno avuto una grande attenzione al verde, tant’è che la città è ancora positivamente caratterizzata da quelle scelte. Poi le cose sono cambiate. Per meglio dire è cambiata la politica urbanistica nel senso che man mano, col passare del tempo si è dato sempre più peso alle rendite di chi investiva nel settore e ai profitti di chi costruiva. Questo è andato a scapito del bene comune costituito dai parchi per il gioco e la socializzazione e dagli alberi. La domanda è: pensano i nostri rappresentanti in Consiglio comunale di fare una discussione su questo tema, caso mai per invertire questa deriva, o si pensa di tenere tutto sotto traccia, casomai consentendo di intervenire pesantemente per peggiorare laddove le amministrazioni precedenti avevano tutelato il verde e gli alberi?

2.      Non si discute che se uno o più alberi sono ammalati o pericolosi  per l’incolumità delle persone possano essere abbattuti. Ma c’è l’intenzione di sostituirli? Sono molte decine gli alberi pubblici ultimamente abbattuti e non sostituiti, nei viali e un po’ ovunque. E’ una scelta, una dimenticanza o un ritardo?

3.      E poi quali alberi mettere a dimora? Quali sono le valutazioni che si fanno nella scelta degli alberi più idonei? A lento accrescimento o a normale accrescimento? A foglie caduche o sempreverdi? Belli o purchessia? La scelta non è di poco conto. Ci sono due aspetti da considerare, fra gli altri: la città ha bisogno di alberi sempreverdi per garantire il processo della sintesi clorofilliana anche in inverno e ha bisogno di tanta ombra per fare fronte ad estati prevedibilmente sempre più torride.

Ps – Desidero spezzare una lancia a favore dei pini. I pini hanno i rami accoglienti rivolti verso l’alto. Contrariamente agli abeti i cui rami scivolano verso il basso e questa è certamente una ragione che li fa preferire ai pini, laddove nevica spesso. Ma i pini hanno rami ben saldi e resistenti. Chi ci dice che se messi a dimora correttamente e ben curati fin dall’inizio, non sopportino qualche nevicata? Osservando pare che i pini nei cortili delle abitazioni private, dove sono stati meglio manutentati rispetto a quelli pubblici, abbiano creato molto meno problemi.

9 commenti

  1. Nel 2011 si tenne un convegno a Riccione, allo scopo di chiarire le cause dell’instabilità dei pini.
    Gli atti del convegno http://www.geat.it/atti-del-convegno.htm sono illuminanti e mostrano come la cattiva manutenzione mini la stabilità dei pini, in particolare sono pericolosi:
    – la rimozione del fittone radicale in fase di impianto
    – la potatura della chioma, quando il pino utilizza l’ampia chioma per dissipare l’energia del vento, come fosse una vela
    – la costipazione delle radici sotto la pavimentazione
    E’ pure evidente come la consulenza di esperti potesse evitare la strage di pini a Castello, compreso il danno economico relativo.

  2. Penso si dica “a foglia caduca” 🙂
    Do per scontato che ripianteranno gli alberi in viale Roma, ma a me piacerebbe che ripiantassero anche quelli dai Frati.

  3. Ma se erano fonte di pericolo, perchè i pini davanti alle scuole sono stati abbattuti per ultimi e non per primi??
    E se erano così pericolosi se ne deduce che chi li aveva piantati era un irresponsabile. Come sono irresponsabili a Faenza a tenersi tutti quei pini. E non parliamo di quanto sono folli in città di mare come Cervia.
    Io sono del parere che i pini, come molti altri alberi, diventino pericolosi se non sono curati. In quanto ai danni sottoterra, temo che siano in ottima compagnia.

  4. Presumo che saranno gli stessi alberi già piantati di fronte all’ospedale e alla casa di riposo, se il lavoro è stato fatto con un criterio di uniformità. Sulla validità della scelta del tipo di pianta, invece, non posso pronunciarmi.
    Io rimango comunque dell’idea che la guerra castellana ai pini sia un po’ esagerata.

  5. Credo chi il motivo dell’abbattimento dei pini di via Roma, oltre ad avere avuto un grande senso di responsabilità da parte dell’amministrazione comunale, per la sicurezza dei cittadini, in particolare dei bambini delle scuole elementari, sia lo stesso che ha reso contente molte famiglie di via Giovanni 23° “a mio avviso, attualmente la più bella strada di Castello”
    Ritengo inoltre che il pino, non sia ASSOLUTAMENTE una pianta da centro città, in quanto poco ornamentale e molto dannosa alle strutture fognarie ed al manto stradale.
    Io personalmente speravo fossero abbattute molto prima e sicuramente sostituite con altre piante in sintonia con quelle già esistenti.

    Ciao Domenico e grazie per avermi dato l’opportunità di esprimermi pubblicamente

    Valter Costa

  6. ciao Domenico,
    tranquillo non disturbi mai anzi….
    dalle informazioni in mio possesso verranno impiantati a breve dei Tigli-Cordata e l’esecutore della impiantazione delle nuove piante dovrebbe essere Rosetti il vivaista.
    grazie e buona giornata.

    enzo minardi.

    1. Grazie a te. Se quei tigli sono quelli di via Giovanni 23°, sono a lento accrescimento, poco belli e a foglia caduta. Penso siano più utili piante che facciano ombra in fretta e sempreverdi per contenere gli effetti devastanti dell’inquinamento della via Emilia. Penso che quella scelta vada ulteriormente riflettuta. Favorendo, se possibile, una discussione ampia, con validazioni scientifiche non di comodo.

  7. penso che il verde sia un valore e quindi se le piante sono abbattute per motivi fitopatologici va bene, ma mi piacerebbe sapere entro quanto tempo possono essere ripiantumati.
    grazie

    1. Solitamente gli alberi vengono messi a dimora a novembre. Penso quindi che, se il Comune ha intenzione di ripiantumare viale Roma, lo farà a novembre.

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