Ponte del Castello
Due giorni fa, passando dal Ponte del Castello in direzione Faenza, sono stato fermato dal semaforo rosso. Capita di rado, ma capita. Ho guardato alla mia sinistra ed ho visto che il verde, per l’attraversamento della via Emilia, era stato chiamato da due cicloturisti provenienti da via Gradasso, lungo la pista ciclabile. Le auto si sono fermate, loro sono passati tranquilli e in sicurezza.
Ieri, sono ripassato dal Ponte. Dalla corriera proveniente da Faenza era appena scesa una donna anziana, si è avvicinata al semaforo, ha chiamato il verde che è arrivato dopo pochi secondi: le auto si sono fermate, lei è passata tranquilla e in sicurezza. Questi due episodi, cui ho assistito personalmente, sono la migliore risposta a tutte quelle persone che hanno sarcasticamente criticato quei due investimenti (la pista ciclabile e il semaforo) fatti al Ponte.
Certo, resta un problema aperto. Quel semaforo doveva servire anche a rallentare la velocità (diventare rosso al superamento del limite di velocità), ma qui resta un fatto ancora da spiegare. Sembra che quella funzione non sia svolta perchè non c’è un funzionario che firmi la delibera attuativa. Non so bene perchè o percome; constato che a Castel Bolognese, lungo la via Emilia, non è possibile ciò che invece è possibile nel resto della provincia. Si vedano i semafori istallati per questo scopo e perfettamente in funzione su diverse strade (Villa San Martino, S.Potito, Lavezzola, ecc.).