L’Auser volontariato cresce
Sono ormai una trentina i castellani che attivano il gruppo di volontariato sociale dell’Auser. Quando alcuni anni fa l’Amministrazione comunale rilanciò, con un nuovo regolamento approvato dal Consiglio comunale e una posta di bilancio, il Gruppo dei volontari per lavori socialmente utili aveva visto giusto. Si trattava in genere di svolgere piccoli lavori di manutenzione nei parchi, di vigilanza alle mostre, di piccole attività di supporto alle assistenti domiciliari. La gestione venne affidata, tramite convenzione, all’Auser che, bisogna riconoscerlo, ha lavorato bene. Nel senso che questo gruppo di volontari, coordinato da Francesco Farolfi, ha saputo anche essere propositivo, ha creato e gestito rapporti con altri, insomma, ci ha messo del suo, ha aggiunto valore. In questi ultimi anni una particolare attenzione è stata rivolta alle persone sole, anziane e disabili, a rischio di isolamento. Avendo come riferimento il Centro Sociale, assieme al Filo d’Argento della Misericordia, sono stati promossi momenti di incontro e di svago che hanno consentito loro, anche tramite un apposito servizio di trasporto, di uscire qualche volta in più dalle proprie case e di avere una possibilità in più per stare insieme ad altre persone. Penso che, a partire da questa disponibilità nel cogliere la crescente drammaticità del tema della solitudine per tante persone anziane, si potrebbe tentare di trovare nuove energie per organizzare la Banca delle disponibilità, ossia un punto di incontro fra la richiesta di piccoli servizi da parte delle persone disagiate e la disponibilità di tante persone a dare loro una mano. Penso che il luogo dove allocare tutte queste iniziative potrebbe essere il Centro Sociale che dovrebbe in qualche modo riorganizzare i propri spazi, oserei dire anche la propria missione, mettendosi a disposizione di un progetto di solidarietà e di aggregazione ancora più vasto, questo senza nulla togliere a quanto di meritorio sta già facendo.