Qualche mese fa è uscito al cinema “Perfect Days” di Wim Wenders. Perfetto. Solo “La zona di interesse” poteva batterlo alla notte degli Oscar e l’ha battuto.
Raccontare la trama di questo film non è significativo, bisogna raccontare l’aria che si respira, la musica che si ascolta, la dignità del protagonista, la sua dedizione, la meticolosità delle inquadrature. Davvero un grande film.
L’ho visto due volte e tutte e due mi ha dato pace, mi ha trasmetto tranquillità e benessere.
Un uomo, il protagonista, che ha solo l’essenziale, i suoi libri, il suo lavoro, la sua dimora, le sue musicassette e poco altro. Analogico e felice, praticamente perfetto.