Dove mettiamo i rifiuti
Bella vero? Pare di formica, di quelle che negli anni sessanta sostituirono nelle nostre case quelle vecchie, “orrende” credenze di noce, di olmo, di ciliegio. Volete mettere? Il tempo però è passato anche per la formica. Allora bisogna disfarsene.
Stamattina uno di questi mobili di modernariato fa bella mostra di sé davanti ad un cassone dei rifiuti in pieno centro cittadino. E’ abbastanza frequente vedere scene di questo tipo. Dipendono da una chiara mancanza di senso civico di alcuni cittadini, ma anche dal fatto che quei cassoni dei rifiuti, così capienti (così ingombranti e così brutti per il decoro della città) vengono percepiti come tante piccole discariche dove si può buttare di tutto. Se il tutto è ingombrante si lascia di fianco, sapendo che qualcuno passa a ritirarlo. A suo modo, probabilmente, quel cittadino ha voluto essere collaborativo. Poteva anche scegliere di buttarla, quella credenza, in un fosso, o giù da un calanco.
Penso che la morale sia una sola: bisogna togliere quanto prima dalla città quei cassoni dei rifiuti e puntare ad un sistema di raccolta più moderno, come in uso in tutti i paesi d’Europa, in tante Regioni d’Italia e anche in alcuni comuni della nostra Provincia. Parlo del sistema di raccolta porta-a-porta, forse poco gradito a qualche cittadino pigro, ma efficace per fare riflettere sul grande tema dei rifiuti. A partire dal fare meno rifiuti, anche se così facendo chi li raccoglie e li gestisce guadagna meno. Per arrivare al riuso di quanto possibile e ad una raccolta differenziata per il riciclo, inserita in una filiera organica del trattamento degli stessi, casomai gestita dagli enti locali su scala vasta e da cui poterne ricavare un utile finanziario per le comunità e i cittadini stessi.
ps – Mentre andavo a fare la spesa, in un’altra delle tante discariche in città, ho potuto notare fra altro, alcuni mobiletti, una grande specchiera, un materasso, una sedia. Con la credenza, quasi si arreda un monolocale.