Promuovere il Piedibus
Le cause di questa diffidenza risiedono dal pericolo costituito dalla via Emilia e anche da la fatto che la viabilità non è sufficientemente organizzata per tutelare gli utenti più deboli, appunto i pedoni e i ciclisti.
Nel corso della passata legislatura i percorsi ciclopedonali sono raddoppiati, sono passati da cinque a undici chilometri. Ma non basta. Sarebbe necessario che questo impegno continuasse. Tuttavia con quello che già oggi esiste si potrebbe fare qualcosa per incentivare l’uso di questi percorsi protetti.
Già oggi da via Togliatti e da via Ravenna sono in essere percorsi ciclopedonali sensa soluzione di continuità che arrivano alle scuole Bassi e Pascoli. Perchè non riprendere il progetto di attivare due Pedibus? Con l’ausilio dei volontari, dei genitori e dei nonni, sostenuti dalla volontà della ragione, del buon senso e dell’impegno per una città più vivibile, è, questa, un’operazione che si può fare quasi a costo zero. La diminuzione del traffico automobilistico non sarà subito eclatante, ma sarà un seme gettato. Un seme che, se coltivato con impegno e passione, potrà dare in futuro copiosi frutti. Perchè non provarci?
@ignazio
Io, nella fase di inizio, per una mattina alla settimana ci sono.
mi pare che la tua proposta sia ottima.
Ci sono buone possibilità sia adottata!
Cercasi volontari (genitori a rotazione, nonni, amici e parenti…)
SE LO FACESSE SAREBBE BELLISSIMO
Quello che Lei dice è vero. Il problema però può essere risolto, organizzando la sosta auto in viale Pascoli, lasciando ai pedoni lo spazio fra gli alberi e le abitazioni. Avremmo così un percorso pedonale continuo fra le vie Cavallazzi/Lughese e le scuole Bassi e Pascoli. Penso che l’Amministrazione comunale possa esaminare e risolvere questo piccolo problema.
E’ una iniziativa fantastica a Faenza esiste già ed i bambini ne sono entusiasti
Noi abitiamo vicino alla sccuola Ginnasi ma i miei figli vanno alla scuola Bassi ed è un problema perchè percorsi pedonali non arrivano all’altra scuola