Marino scioglie la mozione
Come aveva detto, dal 26 ottobre la mozione è sciolta. Ora quelle idee vivranno dentro il partito, nei circoli e negli organismi. Il risultato della mozione è stato superiore alle attese, è maturato in modo tale da essere stato apprezzato, alla fine, anche dagli altri competitori. Si è trattato di un servizio reso al partito.
La proposta politica della mozione, grazie ai suoi aspetti innovagtivi relativi al merito e al metodo, ha intercettato persone che, altrimenti, in gran parte, sarebbero rimaste fuori dal dibattito congressuale. E che si sia trattato di un servizio reso al partito lo dice il fatto che gli aderenti alla mozione siano stati in netta maggioranza persone laureate (il 70%), giovani sotto i 35 anni, donne, gli abitanti delle città, quelli che maggiormente rispecchiano un voto di opinione.
Tutti segmenti di elettorato verso i quali il Partito Democratico ha registrato nette difficoltà. Ora si tratta di non disperdere le forze così faticosamente, ma anche entusisticamente raccolte. Soprattutto si tratta di non deluderle. Da questo deriva l’opportunità di mantenere in piedi una rete che consenta confronti e approfondimenti. Dovrà essere la fantasia a stabilire le forme più opportune. Si pensa a circoli telematici, a liste telematiche, alla possibilità di incontri sui temi senza stabilire gerarchie e dimensioni territoriali precise. Un minimo di rete è opportuno anche per favorire la collegialità. Tutto qui. Siccome però la politica è fatta di sedi decisionali e di persone che ne sostanziano la funzione e che rappresentano anche le diverse anime di un partito, per facilitare il confronto plurale l’ex mozione si darà dei coordinatori regionali che avanno anche la funzione di facilitatori per la collegialità e il mantenimento della rete.
Nel caso dell’Emilia Romagna questo ruolo è stato affidato a Thomas Casadei. Come si vede nessuno spazio per gli orfani della mozione, per quella sorta di simpatici disadattati della politica che si esaltano nelle logiche di gruppo, ammesso che nel lavoro della mozione si siano manifestati. Marino è stato chiaro, si lavora e ci si batte dentro il partito, orientati dalle idee della mozione, ma protesi a creare un partito in grado di essere il motore di un’alleanza vincente al prossimo giro.