Parco della Maremma
Non avremmo mai pensato di fare il bagno nel bel mare della Maremma toscana i primi giorni di novembre. E’ accaduto. Ne siamo felici, ma anche preoccupati. Significa che qualcosa nel pianeta terra si è rotto, senza riuscire a prevederne le conseguenze per il futuro.
Siamo andati in camper, assieme a due equipaggi di amici, con l’intenzione di visitare il Parco regionale della Maremma.
Il primo approdo è stato Marina di Albarese. Ospita il centro visite del parco. In questa stagione, parcheggio libero a tutti, quindi nessun problema per i nostri mezzi. Il servizio informativo è funzionante. Gli esercizi pubblici sono aperti. Da Marina di Albarese una comoda ciclabile – 8,5 km – consente di accedere al mare. Siamo in zona parco, la spiaggia è sgombra da strutture e ospita solo i tronchi che depositano le maree. Alle spalle una fitta vegetazione di pini, ulivi, querce, lecci… .
Oltre che sulla spiaggia, a piedi si cammina lungo una serie di percorsi predeterminati e segnati. Dalla parte di Albarese, di dipanano da una località chiamata Pratini. Si accede pagando un biglietto di 10 euro (5 per gli over 65). Il biglietto dà diritto all’uso della navetta che opera in orari prefissati, sia in andata che al ritorno.
Camminare a piedi in quel luogo è veramente bello. Vuoi per il contatto con le piante, i fiori e la vegetazione mediterranea, che per la vista che spesso appare, dall’alto, sulla costa e il mare. I sentieri percorsi ci hanno portato a visitare alcune vecchie torri di guardia, restaurate. Poi, transitando sopra al Paludetto – una zona paludosa a tenuta integrale – siamo calati nella splendida spiaggia. Verso Sud, la si percorre per almeno tre chilometri. Ad est le dune naturali di sabbia in perenne movimento, ad ovest il bellissimo mare, sotto una sabbia fine e pulita ricamata dalle figure formate dai tronchi erosi dalle onde marine.
Il luogo è incantevole e merita il costo del biglietto. Alla fine, 14 chilometri percorsi a piedi, senza un avviso di stanchezza.
Dopo alcuni giorni ci siamo spostati verso Talamone, il lato più a sud del Parco. A tre chilometri da Talamone, nella frazione di Fonteblanda c’è un grande spazio a ridosso del mare che in estate viene dato in concessione ad uso parcheggio per auto e camper. La concessione scade a settembre e dopo, questo spazio appare libero. Spesso tira vento, il giusto richiamo per i tanti surfisti.
Siamo a tre chilometri da Talamone a cui si accede con una comoda ciclabile. Da Talamone partono i sentieri segnalati a sud del Parco. Qui l’ingresso, nei giorni in cui eravamo in zona, non si pagava. I sentieri e l’ambiente sono simili ad Albarese. Si visitano torri di guardia, si scorgono bei panorami. Ci attraggono la fioritura autunnale delle erbe e i tanti pallini maturi dei corbezzoli.
A Talamone c’è un porticciolo turistico, con anche qualche barca di piccoli pescatori. Al tipo che chiediamo se vende il pescato, ci risponde: … nooo eddice, lo pianto nell’orto… . Hai capito i toscanacci?
Per usufruire dei servizi necessari ai turisti in camper, dobbiamo emigrare verso l’Argentario. Alla Giannella, l’area costa 26 euro al giorno. Allora decidiamo di consumare rapidamente il tempo, visitando – spostandoci col pullman – Porto S. Stefano ed Orbetello. Porto S. Stefano è oberata dalle auto e non consente una visita tranquilla. Ad Orbetello troviamo una sagra con tanto cibo di strada e spettacoli medievali suggestivi.
Il giorno dopo torniamo nella spiaggia dei surfisti. Altre camminate a piedi per noi e lunghi giri in bici per i nostri amici. Il giorno dopo un signore concitato e un biglietto posto sul vetro del camper ci avvisano che dobbiamo sgombrare l’area. Siamo alla fine della vacanza e non abbiamo difficoltà.
Risalendo, ci fermiamo per un breve riposo a Monteriggioni. Parcheggiamo in uno stallo per auto, ma regolarmente entro le righe. Passa mezz’ora e due solerti vigilesse col blocchetto in mano, ci cacciano.
Insomma. Il parco della maremma è bello, ma in Toscana ho l’impressione che non abbiano ancora ben deciso come ospitare i turisti in camper.
Qui sotto alcune foto che, come al solito, valgono più di tanti commenti.