Melanzane
(30 aprile) Dopo sette giorni di vacanza sono tornato nell’orto. Subito ho notato la visita della talpa. Giungendo da non so dove, ha scavato sotto i radicchi da taglio, lambito gli spinaci, percorso per tre metri la fila delle cipolle. Si è rifocillata con la radice di un cespo di insalata, ha scavato attorno ad alcune piante di fragole, ha attraversato le fila delle patate, percorso un tratto della fila degli asparagi… ed è sparita.
Lavori. Per tutti questi giorni, sull’orto non è piovuto. Le piantine erano in chiara sofferenza. Gli ultimi semi gettati, non hanno germogliato (radicchi, insalata, spinaci, le piantine di granoturco per gallina Giacomina) e temo che dovrò riseminarli. Quindi, prima di tutto ho innaffiato. Poi ho nuovamente rincalzato le patate, in questi giorni cresciute molto bene. Zappettato le zucchine e la fava. Tolto le infestanti dalle cipolle seminate.
Semine. Ho messo a dimora le melanzane (tonde viola, tonde nere, allungate), i peperoni (gialli, rossi, quelli abruzzesi da fare ripieni sott’olio), i cetrioli, i sedani da odori e, nel reparto delle piante officinali, due piantine di salvia.
Raccolte. Asparagi, spinaci, cespi di insalata, carciofi e i primi piselli. Non mi era mai capitato di raccogliere piselli in aprile. Si tratta delle piante nate dalla semina del seme proveniente dal mio raccolto dello scorso anno. Non so se ci sia un nesso.
Il giardino dei frutti. Attendo con una certa ansia di avere il quadro completo delle ligagioni.