Segnaletica e sicurezza stradale
Ultimamente, nei riguardi della segnaletica stradale ho visto cose belle che confermano la tradizionale cura dei nostri Vigili circa questo tema. Come cittadino e come assessore che ha dedicato tempo e passione per migliorare la sicurezza dei cittadini di Castel Bolognese, ne sono contento.
Penso ai paletti gialli, snodabili, posti a protezione dei pedoni negli attraversamenti pedonali e in alcuni tratti di piste ciclabili. Penso poi alla scelta di confermare e, dove necessario migliorare, la precedenza dei ciclisti nelle piste loro dedicate. Quando a suo tempo compimmo quella scelta, normale in tutti i paesi Europei, ma certamente rivoluzionaria a Castel Bolognese e in provincia di Ravenna, non eravamo certi della sua tenuta. Il tempo ha poi dimostrato, come nei casi delle piccole rotonde, degli incroci e attraversamenti pedonali sopra elevati – fonte a suo tempo di discussioni eccessivamente fuori luogo – che quelle scelte hanno garantito maggiore sicurezza a tutti gli utenti della strada. Da rilevare anche il miglioramento della segnaletica a terra in alcune piste ciclabili, segnatamente in quelle di via Giovanni 23°, dove ora una bella freccia indica il senso di direzione per pedoni e ciclisti. Con la speranza che ora non facciano finta di nulla.
Reso atto al merito, con spirito di collaborazione, mi permetto di segnalare alcuni aspetti della viabilità che si potrebbero migliorare. Li cito solamente e non in ordine di importanza.
Occorrerebbe valutare bene la segnaletica verticale posta nell’intersezione fra viale Marconi e via Ghinotta: il segnale che indica per Riolo Terme (foto), sarebbe opportuno fosse posto nell’aiuola successiva. Cos’ì come si presenta, un automobilista disattento potrebbe imboccare la prima carreggiata e trovarsi di fronte i mezzi provenienti da monte.
Sarebbe necessario attivare le piste ciclopedonali ai lati di viale Pascoli e comunque consentire nell’immediato almeno il passaggio dei pedoni (il Codice della Strada stabilisce un metro).
Sarebbe poi utile attuare il vecchio progetto di prolungare la ciclabile di via Biancanigo, anche solo con apposita segnaletica, fino alla ciclabile della via Emilia.
Uno dei punti di grande pericolo è poi costituito dall’incrocio fra via Biancanigo e via Ghinotta. Quell’incrocio è dotato di una segnaletica anomala. Si può migliorare, determinando una rotazione circolare del graffico con la predisposizione di una piccola rotonda sormontabile.
Rammento poi nuovamente l’opportunità di collegare la pista ciclabile sorta davanti al nuovo Conad con quella di viale Umberto. Le ragioni sono sotto gli occhi di tutti.
Sono perfettamente daccordo con Domenico e Loris ed inoltre anch’io ho un suggerimento che molti attraversamenti pedonali, che hanno la precedenza rispetto al resto della viabilità, lo fossero, con debita segnaletica. anche per le bici.
Aggiungerei anche di rimettere sulla pista ciclabile lato via emilia verso Imola, la precedenza della pista ciclabile con via dell’industria (incocio dov’è il dpiù) e quello successivo (dov’è Castellari) visto che ora hanno la precedena sulla ciclabile quelle due strade. Io ci passo spesso e in orari di punta, e così com’è è pericolosissimo per le biciclette. prima o poi potrebbe succedere il peggio.
Inoltre sarebbe ora di mettere a posto il tratto ciclabile sulla via emilia tra via pascoli e il semaforo della casolana (lato chiesa San Sebastiano), che ora è un disatro pericolosissimo per chi ci passa in bicicletta essendi non buchi ma fosse, che ha volte si è obbligati per non cadere a fare alcuni tratti sulla via emilia (Basterebbe tappare almeno qualche buco, putroppo è tutto un buco).
Hai perfettamente ragione. Speriamo di avere qualche risposta,come si conviene fra persone civili.