Sicilia in camper

Sicilia in camper, da Castel Bolognese a Giardini Naxos

Reggio Calabria
Reggio Calabria

Descrivo a puntate le tappe del viaggio che, dal 26 maggio al 16 giugno, abbiamo compiuto in Sicilia. Scrivo per ricordare e per fornire informazioni a coloro che pensano di visitare questa nostra bella regione di frontiera. Questo tour avviene dopo uno analogo, compiuto 11 anni fa, nello stesso periodo. Abbiamo visitato nuovi posti, è stato interessante notare le differenze.

Siamo partiti dal Castel Bolognese (Ra) nel pomeriggio del 26 maggio. La prima sosta per la notte è stata a San Gemini (Tr), parcheggio Poste. Siamo arrivati verso sera. Dopo cena abbiamo visitato il piccolo centro e debbo dire che la sorpresa è stata grande. Bello, ordinato, ben ristrutturato, ha mantenuto intatte le sue caratteristiche di antico borgo medievale.

Il giorno dopo (27), lunga trasferta e sosta per la sera a Tropea  (parcheggio, giù al porto). Tropea, famosa per la sua cipolla rossa di Calabria (ottima), è stata costruita sopra un rupe a strapiombo sul mare. E’ una città turistica abbastanza rinomata. Il suo nucleo di maggiore interesse è costituito dai pregevoli palazzi settecenteschi. Molti di questi si mostrano con una caratteristica che non avevo mai notato: i loro muri sono bucati da fila simmetriche di fori quadrati. Ho chiesto la ragione e mi hanno detto trattarsi dei fori di sostegno per le travi delle impalcature durante la costruzione. Ho chiesto perchè non fossero stati chiusi: la risposta è stata che in questo modo i proprietari hanno potuto sostenere la non conclusione dei lavori e quindi … di non pagare le tasse. Credo una battuta, ma con qualche verosimiglianza.

Bella di sera con le sue luci a valorizzare i palazzi e i suoi tanti localini. Bella di giorno, anche per la sua posizione panoramica. Certamente con qualche problema, testimoniato da fatto che ha cambiato sindaco in queste elezioni. Visibili le difficoltà nella raccolta dei rifiuti. Mi ha poi colto di sorpresa il fatto che nel centro non esista più un forno.

Al mattino del 28, siamo partiti di buon ora per Reggio Calabria. Ripresa la Salerno-Reggio Calabria, abbiamo incontrato la parte conclusiva dell’interminabile cantiere. Comunque, traffico scorrevole, con qualche galleria da incubo. Abbiamo proseguito lungo la tangenziale per il centro, con direzione porto e parcheggiato nel primo grande parcheggio a destra (fra detriti e rifiuti di ogni tipo). L’intenzione era quella di visitare i Bronzi di Riace al Museo Archeologico Nazionale, ma poi la visita si è protratta.

Poco celebrata, spesso ricordata per fatti negativi come i “boia chi molla” di Ciccio Franco dei primi anni settanta o il malcostume della politica, l’area centrale di Reggio Calabria ci è apparsa bella. Ho capito che grande merito spetta a Italo Falcomatà, che fu sindaco dal 1993 al 2001. Sotto la sua guida la città acquisì un netto impulso e avviò un fecondo periodo di rinnovamento. La sua lunga via centrale, via Garibaldi, tenuta sgombra dalle auto, è la cartolina della città; la via delle grandi firme e dello struscio. Assieme al bellissimo lungomare, con vista della costa siciliana, rappresentano il vanto della popolazione locale.

La visita ai Bronzi è stata emozionante. La fulgida bellezza delle due bronzee figure ci interroga circa il livello di civiltà difficilmente immaginabile raggiunto molti secoli avanti Cristo.

Nel primo pomeriggio abbiamo traghettato in Sicilia (€ 56) e ci siamo portati a Giardini Naxos, area di sosta Lagani, una delle migliori aree viste, anche nel rapporto qualità-prezzo: 13,5 € a notte con carico e scarico, tavolo, sedie e lavello nella piazzola, bagni con lavatoi e docce (1 €), luce e gentilezza da parte dei proprietari.

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