Politica

I ribelli

Castel Bolognese - Chiesa di San Sebastiano
Castel Bolognese – Chiesa di San Sebastiano

Abbiamo per Dario Fo il riguardo dovuto all’artista, all’uomo e all’età.

Quello che i suoi cari ragazzi, “grazie ai quali abbiamo evitato di avvicinarci al fascismo”, non hanno mai mostrato per il Presidente della Repubblica, schernito e irriso nella sua vecchiaia dedita con una volgarità e una violenza squisitamente fascista.

Senza che il comico milanese battesse ciglio.

Anche i sentimenti e i principi, evidentemente, soggiacciono alle convenzioni e ai pregiudizi. Di qua i buoni, di là i cattivi.

Di qua le peggiori azioni riscattate dalla purezza rivoluzionaria, di là un riformismo compromissorio che svaluta anche le migliori.

Siamo sempre lì, con la gente che non capisce, “che mangia merda” come dice Fo, mentre noi ci nutriamo di ambrosia.

Con la variante dell’egoismo dei pensionati.

Un nuovo target per i tribunali del popolo.

Corre voce che le suorine di clausura abbiano votato Renzi, “tenti tè” ammoniva Bonifacio VIII nel Mistero Buffo.

Intanto l’erede di Berlinguer vola a incontrare il capo della destra xenofoba inglese e la lotta per far vivere l’Europa dei popoli si trasforma nel tetro disegno di sopprimerla.

Dio li fa e poi li accoppia.

Sapremo presto se nella rete abitano uomini liberi.

Il rispetto per il prossimo, sostiene Bertrand Russel, è un elemento essenziale per la civiltà.

Chi pretende di innalzarne il profilo non dovrebbe rivendicare l’esclusiva della rettitudine, elevare a metodo l’insulto, minacciare pubblici processi.

Il fondamento morale dei nostri comportamenti non si misura cinicamente in voti, non possiamo considerarli errori se sottraggono consensi e avvalorarli se li accrescono.

O sono giusti o sono sbagliati.

Nessuno nega la rappresentatività del M5S, il diritto a fare opposizione senza sconti.

Né il merito di aver smosso le acque stagnanti della politica.

Se non foste quel che siete avreste potuto essere una grande forza di cambiamento.

Il M5S non ha subito una battuta d’arresto  per brogli ma perché sono apparsi evidenti i sintomi di una malattia vecchia come il mondo, che fa convinte le persone di detenere la verità e di possedere una superiorità morale.

Siete voi i nemici di voi stessi, vittime di un settarismo che deforma i contorni della realtà e trasforma le persone e le idee diverse in bersagli.

Siete ancora in tempo a curarlo.

Serve il coraggio di mettersi in discussione.

Che dal male nasca il bene è una massima consolatoria, priva di verifica empirica.

L’esistenza del male non accredita ogni movimento che lo avversi.

L’innocenza cessa nel momento stesso in cui vieni alla luce, poi devi dimostrare di essere il bene.

In suo nome si sono perpetrate le peggiori nefandezze.

La matrice egoista del nazifascismo, per stare alle definizioni di Bobbio, e la tensione altruista del comunismo hanno prodotto sofferenze non dissimili.

Per non parlare delle degenerazioni religiose.

Così, per scendere nel sottoscala della storia, la presenza riprovevole dei De Gregorio in Parlamento non rende l’on. Taverna brava e tollerante.

Già l’idea di governare da soli, cancellato ogni altro partito “altrimenti me ne vado”, a volerla prendere dal lato buono è da neurodeliri.

Ma poi lo snaturamento della partecipazione on line, apprezzabile solo finché una porzione statisticamente irrilevante della popolazione non pretenda di rappresentare l’universo dei cittadini.

Per poi colpevolizzarli quando la sconfessa.

Non sono io razzista, sono loro che sono neri.

E che dire della scrittura collettiva delle leggi, un’arte sapiente affidata un tempo a Croce e Calamandrei, e adesso a chi capita,  cuochi, ragionieri, Tampieri….

Perché non far partecipare la rete alle operazioni chirurgiche, allora, taglia qua, cuci là, della milza che ne facciamo?

I cittadini vogliono toglierla…

“Vi sono molti modi di ribellarsi , scrive ancora Bertrand Russel, e soltanto una piccola parte è accettabile. Galileo fu un ribelle saggio; chi crede che la terra sia piatta è un ribelle si, ma idiota”.

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