Castel Bolognese

Castel Bolognese, proposte su sanità e servizi

Castel Bolognese - La Casa della Salute
Castel Bolognese – La Casa della Salute

Torno sul tema della sanità nel nostro territorio, dopo la scorsa assemblea nel Teatrino.
Con la cortesia che lo contraddistingue, il dottor Betti ha risposto ad alcune delle domande poste tramite il blog. Mi ha inviato anche copia del Piano operativo per la riorganizzazione dei servizi, approvato dalla Conferenza Provinciale (documento pubblico), dal quale si evincono le misure che verranno adottate nella riorganizzazione dei servizi ospedalieri (Ravenna, Lugo e Faenza) e il quadro di riferimento delle scelte relative alle costituende Case della Salute.

Il documento è molto corposo; il linguaggio usato è per specialisti, ma con pazienza tutti possiamo capirne, o almeno intuirne, le linee di direzione. Se qualche lettore desidera approfondire e avere copia del documento completo, me lo chieda, indicandomi l’indirizzo mail a cui poterlo inviare.

L’elaborato conferma i tagli ipotizzati dei posti letto nei tre ospedali e la riorganizzazione dei servizi ospedalieri, oggi divisi per specialità, domani per intensità curativa. Il Piano prevede che i risparmi che si otterranno nella riforma degli ospedali siano devoluti all’organizzazione delle Case della Salute e delle sedi secondarie. Case della Salute dove al loro interno dovrebbero essere previsti 2/4 posti letto, gestiti dai Medici di Base, localizzati nel nostro caso presso la Casa Protetta, per ricoveri temporanei per pazienti per i quali le condizioni famigliari non permettono l’attivazione del Servizio domiciliare.

Avevo chiesto perché Castel Bolognese era slittato indietro come sperimentazione delle Case di Cura. Ho capito che la ragione sta nel fatto che la disponibilità dei medici castellani è venuta dopo quella di alcuni gruppi di medici di altri comuni. Nulla di grave quindi, anche perché noi castellani dobbiamo essere contenti del funzionamento della nostra Medicina di Gruppo. La loro disponibilità a mettere risorse proprie per dotarsi di un efficiente servizio di segreteria e di una infermiera, si traduce in un notevole beneficio per tutti gli utenti. Per ragioni familiari ho a che fare con medici di altri comuni e posso garantire che da qualche parte le cose vanno molto peggio. Ad esempio, a Cotignola, per andare dal medico bisogna chiedere le ferie. In alcuni casi i tempi di attesa per un consulto o per essere visti sono di diverse ore, quando a Castel Bolognese, col sistema degli appuntamenti, al massimo aspettiamo 5-10 minuti. E non è tutto.

Sul tema del completamento della ristrutturazione del piano terra, a nessuno sfugge il fatto che nel pavimento ci sono “pezze” in cemento del periodo della guerra, la risposta del dottor Betti è che “Allo stato attuale la sede di Castebolognese ha la disponibilità degli spazi adeguati e necessari per l’avvio; il completamento della ristrutturazione non è in programma, perché tutti i programmi di ristrutturazione non ancora avviati sono stati bloccati a livello regionale”. Betti poi continua, affermando che “L’aspetto positivo è che oggi, rispetto a qualche anno fa, la macchina della innovazione e della riorganizzazione necessaria, seppure faticosamente, si è messa in moto e la “battaglia” per garantire un welfare di comunità adeguato non è un affare della AUSL, ma coinvolge tutti gli attori compresi i cittadini anche attraverso critiche sulla qualità dei servizi, non quelle suggerite strumentalmente da chi non vuole cambiare”. E’ proprio agganciandomi a questa considerazione, condivisibile, che mi permetto di suggerire, per completare i lavori a Castel Bolognese, di ricercare la strada del “lavoro partecipato” da parte di cittadini volontari.

Riguardo il tema della sicurezza dell’area dell’ex ospedale, tramite la chiusura serale dei cancelli, penso che si potrebbe istituire un tavolo fra tutti gli utenti del fabbricato, definire il progetto e stabilirne i costi in quota parte (Asl, Asp, Comune). In questo modo i costi per l’Asl sarebbero molto limitati.

Sulla mancata sostituzione degli alberi abbattuti nel parco dell’ex ospedale, mi rivolgerò a norma di legge alle autorità comunali competenti.


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