Politica

Un voto con il cuore e uno con la testa

Ognuno parla del voto con le persone con le quali si trova a contatto. Io non sfuggo a questa regola, ne parlo con coloro che incontro e ne parlo con voi, con le 400-500 persone che ogni settimana visitano liberamente questo sito. Sento il dovere morale di farlo.

L’importanza del prossimo voto richiede un grande, personale senso di responsabilità. Senso di responsabilità che si crea per mezzo della riflessione e della presa di coscienza.

Oggi desidero rivolgermi a coloro che pensano di esprimere un voto principalmente connotato dal senso della protesta. Innanzitutto per dire che vi capisco. Io, che pure ho passato buona parte della vita a protestare e ad oppormi, ho capito però ben presto come la protesta non vada esercitata in modo autolesionistico e fine a se stessa, la protesta per la protesta, bensì come strumento per ottenere qualcosa, un cambiamento, la cui portata è sempre stata determinata dalla condizione data e dalle forze in campo.

Chiedo a coloro che pensano di votare per la lista di Beppe Grillo se veramente non gli pesa la responsabilità dell’ipotesi di rimandare al governo Berlusconi. Pensate che tante delle vostre idee e dei vostri obbiettivi, spesso condivisibili, possano realisticamente avere successo, se torna al governo Berlusconi? E poi come considerate la questione morale rappresentata da quella persona agli occhi della maggioranza degli italiani e dell’Europa?

Ma davvero non pensate che per chi vuole il cambiamento e la moralizzazione del Paese il primo obbiettivo non sia quello di sbarrare la porta a questa persona? Che fra l’altro si avvale di un sistema elettorale truffaldino, dal momento in cui la (sua) legge affida nel voto per il Senato ad alcune regioni, storicamente di destra, un premio al primo partito veramente sproporzionato?

Credo che agli elettori di Beppe Grillo (così come a quelli di Monti e di Ingroia), convenga valutare l’opportunità di dare un voto disgiunto. Alla Camera votare il proprio partito, ma al Senato votare per il solo partito che può sconfiggere Berlusconi.

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