I borghi

Chiusi, città degli etruschi

Chiusi – Il Museo Etrusco

Alcuni giorni trascorsi fra Toscana e Umbria in camper, ci hanno permesso di visitare diversi borghi, fra i quali Chiusi (9.000 abitanti), in provincia di Siena.

Antico centro della civiltà etrusca, annovera fra tante altre vestigia, un patrimonio davvero straordinario di reperti storici riferiti a quel popolo, ossia risalenti al periodo fra il VI e il II secolo avanti Cristo. Il borgo medievale è raccolto, ben curato, pressoché libero dalle auto. Tutto questo consente una visita tranquilla e riposante. Corroborata dal fatto che ogni volta che ci si accosti alle mura, lo sguardo corre sullo splendido panorama formato dalle caratteristiche colline della Val di Chiana.

Abbiamo visitato il Museo Etrusco (6 euro, compreso la visita alla tomba della Scimmia, a due km di distanza), il Museo epigrafico della “Città sepolta” (4 euro) dove sono raccolte innumerevoli urna cinerarie degli etruschi; le tombe della Scimmia – quasi completamente affrescata col Rosso di Siena – e della Pellegrina, scoperte nell’800, già allora depredate. Molti altri sono i luoghi della cultura, come il Labirinto di Porsenna, il Duomo, la torre campanaria, il Museo diocesano.

A Chiusi è disponibile il servizio si scarico e carico per i camper. Per la sosta il vigile ci ha indicato il parcheggio (gratuito) dei Forti, ricavato nel grande parco di una villa antica, in piano, immerso nel verde, silenzioso e a poche decine di metri dal centro. Ci si arriva procedendo verso il centro storico; giunti alla vista del Museo Etrusco, svoltare a destra e seguire le indicazioni.

Dal punto di vista ambientale e naturalistico, abbiamo apprezzato molto il lago di Chiusi, dove è stata attrezzata una grande area di sosta per i camper (gratuita). Molto bello il tramonto con il sole e i colori dell’autunno e anche l’alba con una sottile nebbia ad ovattare le colline circostanti.

Dalla campagna circostante il lago si possono osseravare due torri, collocate su due colli di confine fra Siena e Perugia. Si chiamano Beccati Questo e Beccati Quello. Forse i toponimi richiamano abbastanza chiaramente la loro funzione, anche se pare avessero la funzione di postazione di gabella.

Gli amanti delle bike possono sbizzarrirsi. Accanto all’area di sosta passa la pista ciclo pedonale di 60 km che unisce Chiusi scalo ad Arezzo. Completamente pianeggiante e non asfaltata, lungo il suo percorso tocca anche il lago di Montepulciano, a 10 km da quello di Chiusi.

Per quanto riguarda le delizie del palato, siamo nella zona dei “pici”, spaghettoni fatti con farina, acqua e olio, conditi con l'”aglione” (olio, aglio, pomodoro e peperoncino).

Ed ora, come sempre, spazio alle foto.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio