Amianto

Amianto, rilevare la presenza

Occorre dare corso ad un’articolata campagna di sensibilizzazione per togliere l’amianto dalle nostre città. Ormai più di un comune nella nostra provincia, sta percorrendo questa strada.

A Massalombarda (ma anche a Castel Bolognese), Hera ritira gratuitamente fino a 250 chilogrammi, circa 20 metri quadri di eternit, seguendo naturalmente le norme previste; norme e modalità che sono contenute in un pieghevole a cui è stata data ampia diffusione fra i cittadini.

Forse sarebbe opportuno che tale iniziativa fosse portata avanti in tutti i comuni. Anche in quelli che si sono mossi in questa direzione già da molto tempo, viste, purtroppo, le notevoli quantità di amianto ancora presenti nel territorio.

Sarebbe questo un modo appropriato per riconoscere il grande valore della sentenza di Torino che ha riconosciuto colpevoli i proprietari della ditta produttrice di eternit.

Ma non basta. Bisognerà andare oltre. Ho parlato di piccole quantità per la rimozione delle quali la strada è aperta, ma ci sono anche le grandi quantità: i capannoni industriali, i capannoni in campagna, spesso poco visibili, fatiscenti e abbandonati. La Regione da tempo ha emanato una disposizione perché siano rilevati (mappati) gli uffici pubblici con presenza di amianto e ha messo a disposizione finanziamenti per gli interventi di bonifica. Si tratta di un lavoro importante, non ancora concluso, ma sicuramente definito nel suo percorso complessivo. Inoltre, sempre la Regione, a più riprese, ha stanziato somme ingenti, come quota/parte e a fondo perduto, in favore delle aziende che abbiano deciso di risanare i loro tetti, casomai istallando contemporaneamente i pannelli solari e/o fotovoltaici.

Quello però che ancora manca per quanto riguarda il privato è una completa ed esaustiva mappatura della presenza dell’amianto ancora presente, per potere poi successivamente verificarne lo stato di manutenzione e adottare, ove necessario, i provvedimenti del caso.

Questo dovrebbe essere il secondo obbiettivo, dopo l’esaustiva informazione circa la rimozione delle piccole partite. In questo senso sarebbe opportuno che tutte le istituzioni deputate ad occuparsi della salute dei cittadini si muovessero con una certa sollecitudine. Naturalmente spinte, se dovesse rendersi necessario, dall’azione puntuale dei partiti che hanno funzioni di governo o di opposizioni nelle varie amministrazioni, delle associazioni che si occupano di salute e di ambiente e anche da parte di tutti i cittadini sensibili al problema.

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