Il Canale dei Mulini

Cani … bastardi

Castel Bolognese (Tebano). La steccaia leonardesca
Castel Bolognese (Tebano). La steccaia leonardesca

Credo che una così elevata presenza di cani in una città, come quella che registriamo a Castel Bolognese, sia sotto molti aspetti un problema. Ma lo è infinatamente di più quello rappresentato da chi i cani li avvelena.

E’ accaduto i giorni scorsi, alla chiusa di Tebano, nei pressi della steccaia leonardesca dove è morto un labrador dopo avere ingoiato una quaglia pelata condita, pare, con anticrittogramici. Adesso si sà con precisione il luogo, si ha notizia che la guardia forestale ha fatto un sopraluogo, si aspetta di conoscere i risultati e soprattutto quali provvedimenti si intende adottare per scoraggiare il fenomeno. Io non so giudicare una persona che avvelena un cane. Forse è una persona cattiva, che se la prende con i cani, avendocela in realtà con gli uomini.

L’area dove è accaduto il fatto è quella, si diceva, della chiusa di Tebano. Dove nel XIV secolo fu costruita una diga di fascine di legna, riferita ad uno studio di Leonardo, da cui prese corso il Canale dei Mulini. Si tratta quindi di un’opera antica, vecchia quanto Castello, peraltro indicata da una epigrafe posta nel corso dell’ultima manutenzione avvenuta nel 2005. Un’opera e un luogo ambientale spesso visitato da cittadini e che sarebbe bello e utile fare conoscere meglio. Mentre invece, sbarre posticcie e polpette avvelenate, scoraggiano la visita e forse un diritto di tutti, quello della conoscenza di un manufatto di pregio architettonico, storico e culturale.

Su questo punto penso che qualche autorità dovrebbe fare chiarezza. Qualcuno deve rispondere se quel luogo è agibile al pubblico, entro quali confini e con quali regole. Come cittadino, ho provveduto a scrivere alla Regione – Autorità di bacino del Reno -, per avere risposte, spero certe. Penso che anche l’Amministrazione comunale possa valutare il problema. Appena avrò risposte le farò conoscere.

Ps – L’autorità di Bacino mi ha comunicato che lungo il tratto castellano del Senio, manca una puntuale definizione delle competenze e che dovrebbe essere funzione del Sindaco trovare una giusta intesa fra le parti coinvolte (autorità di bacino, privati, pubblico).

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