La Grecia classica

Grecia/2, Delfi

Delfi - L'Ombelico del mondo
Delfi – L’Omphalos – Ombelico del mondo

La città di Delfi  fu considerata dalla mitologia il Centro del mondo. E’ stato il primo sito archeologico che abbiamo visitato. Il complesso dei ritrovamenti – a cielo aperto e conservati nel Museo – rappresentano qualcosa di veramente straordinario, mai visto da noi. Trovarsi di fronte alla vista di quanto i migliori libri di storia dell’arte presentano, produce una forte emozione.

Ci ha condotto a Delfi una strada di montagna lunga e tortuosa. Caratteristica del territorio: una grande valle dedicata a coltivazioni estensive. Pochi abitanti. Osservando dal finestrino abbiamo avuto conferma di alcune impressioni che ci accompagneranno poi lungo tutta la visita (Atene a parte). Le modeste abitazioni nelle periferie e in campagna sono prevalentemente incompiute (come in Calabria). Il territorio è costellato di macerie, rifiuti vari e ferro vecchio; tanti attrezzi arrugginiti. Si notano ovunque mezzi di locomozione (auto e camion) fermi da tempo e senza targa. Si tratta di indizi che testimoniano senz’altro lo stato di grave difficoltà in cui versa attualmente la Grecia.

Circa 5 secoli avanti Cristo, Delfi divenne, per volontà manifestata dal dio Zeus, sede del tempio di Apollo e dell’Oracolo interrogato per la predizione di ogni evento. Versando lauti ricchezze, la sacerdotessa Pizia – tramite di Apollo – rispondeva ai quesiti posti. La forma pare fosse quella di esprimere opzioni diverse in modo da favorire la risposta ricercandola da parte di ognuno in se stesso.

Gli scavi realizzati dai francesi a partire dal 1880 e che continuano tutt’ora, hanno portato alla luce fra altro la via Sacra, le fondamenta del Santuario dedicato ad Apollo, le colonne del suo Tempio, i templi dei Tesori, il Teatro, l’Arena dei giochi. Vestigia di un valore e di una forza eccezionale anche per come sono comprese nel territorio che le ospita. Pure le opere ritrovate hanno la medesima forza attrattiva. Buona parte di queste sono conservate nel Museo compreso nell’area degli scavi.

La visita al Museo archeologico desta una forte emozione (€ 12, compresa la visita agli scavi ). Ci si trova di fronte ad opere conosciute da tutto il mondo. Alcune, come la Sfinge, i Gemelli di Argos, l’Auriga sono di una straordinaria attrattiva anche agli occhi di profani come noi.

Come non mai, in questo caso, parlano le foto.

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