Sicilia in camper

Sicilia in camper: da Eraclea Minoa a Sciacca

Sito di interesse comunitario - Foce del Magazzolo, Foce del Platani, Capo Bianco, Torre Salsa".
Sito di interesse comunitario – Foce del Magazzolo, Foce del Platani, Capo Bianco, Torre Salsa”.

Cinque giugno, siamo ad Eraclea Minoa, un sito archeologico dell’epoca greco-romana, fondato dai greci nel IV secolo a.c.. Si tratta di un angolo di Sicilia molto bello, dove la storia millenaria si incontra con il paesaggio della costa, in questo caso incontaminato, protetto dalla legge.

Gli scavi della vecchia città si trovano su un colle, si potrebbe dire, a picco sul mare. Infatti, visitare Eraclea – gli scavi e il suo interessante museo – ci consente di allungare lo sguardo dall’alto su uno splendido scorcio di costa marittima, alla quale si può poi comodamente scendere. Dicevo degli scavi: certamente interessanti, ma purtroppo conservati e mostrati non bene. Ancora le erbacce la fanno da padrone sul resto, manca l’indicazione di un percorso. A dire il vero abbiamo visto due addetti all’opera col decespugliatore – guardati a vista da un terzo addetto -, ma almeno un’altra decina di persone, ben vestite, molte delle quali sedute all’ombra, in posizione di bidelli d’attesa. Amici siciliani, ve lo dico col cuore: questo non va, pensateci!

Lo scavo visitabile di maggiore interessa riguarda il teatro, ricavato nella roccia marnosa, quindi purtroppo deperito col tempo. Va detto che nel tentativo di conservarlo è stato coperto da un pesante tetto  che lo deturpa anche alla vista. Meglio il museo che conserva parte degli arredi funebri di quella che deve essere stata una importante necropoli.

Dopo il cammino del sentiero e la vista del panorama sulla scogliera e la spiaggia – che, fra l’altro, mi ha consentito di osservare una strana lucertola che non avevo mai visto, forse un geco – ci siamo portati in basso con i camper per un pomeriggio di relax in una spiaggia veramente bella. Siamo in un “Sito di interesse comunitario” di protezione della duna, lo hanno chiamato: Foce del Magazzolo, Foce del Platani, Capo Bianco, Torre Salsa“. Insomma, niente male come nome facile da ricordare.

La sabbia è fine e bianca; il mare è cristallino; la duna nella sua completa naturalezza, mostra in questa stagione bellissimi arbusti fioriti. Alle spalle un bel bosco di pini e macchia mediterranea, in capo al quale – ad ovest – un ameno campeggio, paradiso per persone e famiglie eccentriche; poche strutture in legno sulla spiaggia totalmente libera, non molte casette per vacanze, sommerse dal verde. Insomma, un luogo veramente bello dal punto di vista paesaggistico e sicuramente rigenerante per chi ha accumulato lo stress della vita di ogni giorno.

Nel pomeriggio ci siamo portati a Sciacca, una città di mare ricca di monumenti e chiese. Parcheggio al porto e rapida visita, salendo alcune rampe di scale. Fra altre cose, si può apprezzare un arredo urbano fatto di ceramiche a testimonianza di come Sciacca sia un centro di valore per quanto riguarda la produzione della ceramica d’arte. Verso sera abbiamo puntato – con una certa trepida attesa – verso Mazara del Vallo.

 

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