Angelo Biancini

Biancini, iniziative e proposte

Castel Bolognese - Museo all'aperto (Opera di Biancini)

Il nutrito programma per la celebrazione del centenario della nascita di Angelo Biancini, stimato scultore e ceramista castellano, propone per domenica 30 ottobre un importante appuntamento. Alle ore 15 nel viale delle Rimembranze si onora la riqualificata Via Crucis, l’opera di Biancini donata a metà degli anni settanta all’allora sindaco Franco Gaglio, il quale dispose fosse istallata dove si trova ancora oggi. A seguire sarà inaugurato il Museo all’aperto dedicato all’illustre artista.

Il bel ricordo che ho della persona, mi stimola a parlarne e a contribuire affinchè la città possa pienamente identificarsi con questo suo illustre padre. Perchè ciò accada, bisogna conoscerlo a fondo. In questo ci aiuta sicuramente la mostra che sarà inaugurata l’8 dicembre presso il Museo Civico castellano, dedicata alle opere create da Biancini nel corso della sua permanenza a Laveno, dal 1937 al 1940. Forse uno dei periodi più interessanti della sua vena artistica.

Le iniziative celebrative proseguiranno poi sabato 17 dicembre con l’inaugurazione nella Sala espositiva della mostra fotografica, curata da Vincenzo Zaccaria, delle opere che formano il Museo all’aperto. Si tratta di circa venti opere. Alcune sono dislocate nei quattro punti principali di ingresso nella città, lungo il perimetro del Centro storico, altre nella piazza principale e in diversi punti della città. Fra queste mi piace ricordare il monumento dedicato all’anarchico Armando Borghi, posto nel parco di fronte all’ex ospedale, figura storica castellana che Biancini definisce: “Un galantuomo che ha onorato l’Italia”.

Il Museo all’aperto delle opere di Biancini affida a Castel Bolognese una valenza turistica. Di turismo a Castello non si parla, eppure a mio avviso questa cittadina ha le potenzialità per potere diventare un punto di riferimento per coloro che fanno della vivibilità dei piccoli centri e dell’enogastronomia una meta per i propri viaggi. Castel Bolognese non ha opere eclatanti da offrire ad un turismo di massa, ma ha tanti piccoli punti di interesse che, se offerti con una visione di insieme, possono essere turisticamente interessanti. E capaci di creare occasioni di reddito e di lavoro in un settore come quello turistico, in espansione. Un discorso che varrebbe la pena approfondire per farne occasione di un vasto dibattito fra le istituzioni.

Ma torno al Museo all’aperto dedicato a Biancini per dire che sarebbe bello, in occasione della mostra del 17 dicembre avere istallato un minimo di segnaletica che indicasse ai visitatori il percorso delle opere. Mi chiedo, se un visitatore proveniente, che so, da Ferrara, per visitare il Museo come si comporta? Incontra le prime due statue quando entra nel paese e poi? Come si orienta per visitare il complesso delle opere? Si rischia una brutta figura e una pubblicità negativa. Io spero che l’Amministrazione comunale, nell’occasione dell’anno bianciniano trovi il modo di colmare questa lacuna.

3 commenti

  1. l’opera migliore -la via crucis in pannelli di bronzo,mi fu regalata in occasione della mia elezione a SINDACO .Opera poi che in una seduta del Consiglio Comunale io donai al Comune per la messa in opera nel viale del cimitero.aL

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