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Viaggio nella Foresta Nera, la Germania che non ti aspetti

In agosto, siamo stati qualche giorno in Germania. Ho incontrato un Paese che non mi aspettavo: bello e accogliente. Già nelle precedenti visite ad Abtsgmund, per via del gemellaggio, avevo avuto una buona impressione. Desideravamo visitare la Foresta Nera, quindi, grosso modo, la zona ad est del fiume Reno, in corrispondenza dell’Alsazia francese, una regione che ci era molto piaciuta. La visita in terra tedesca è partita e si è conclusa al lago di Costanza, dove siamo giunti attraverso il passo Resia, dopo avere sostato la notte col camper a Laces, una bella cittadina fra le mele della Val Venosta.

All’andata, sul lago di Costanza ci siamo fermati nell’area di sosta camper presso la stazione ferroviaria di Wasserburg, da dove siamo partiti dopo 24 ore di pioggia, senza essere praticamente usciti dal camper. Per fortuna, fino all’ultimo giorno non ha più piovuto. Risalendo, abbiamo visitato il lago Titisee, una zona gradevole, attrezzata per il turismo di massa. Il lago è immerso in una fitta foresta, può essere girato tutto a piedi o in bici. Di riguardo il fatto che vietato qualsiasi tipo di natante a motore.

Lago Titisee

Punto di arrivo della giornata era Friburgo (quella tedesca) dove, per la sosta, abbiamo scelto il campeggio. Friburgo è una città molto bella. Una città giovane, perchè ricostruita dopo la distruzione subita nel corso della guerra, mantenendo però l’impianto storico, e giovane perchè sede di una famosa università che gli consegna un senso di allegria, di vivacità e un’aurea poliglotta. Una città non asfissiata dalle auto (parcheggi sotterranei, anche condominiali), con ampie zone pedonali, con tutti i quartieri a Zona 30 (gioco libero e auto ospiti), con moltissimi parchi pubblici attrezzati e un sistema abitativo senza barriere, inserito nel verde. Una città con un fittissimo reticolo di piste ciclabili, tanti pannelli solari e molte iniziative per la produzione di energia pulita. Una città dove si vede la mano intelligente dei sindaci ambientalisti che da decenni l’amministrano. Con la bici abbiamo poi visitato molte cittadine e piccoli borghi inseriti in una campagna dalle gobbe dolci e verdissima. Fra queste ricordiamo Kirchzarten con i sui alberi della cuccagnaStegen.

Friburgo – La porta

Verso Baden-Baden abbiamo visitato Kenzingen, una città esempio di urbanistica medievale, e Buhl. Se passate da quelle parti, date un’occhiata. Soffermatevi sugli elementi di arredo delle strade e delle case, sul corso tranquillo della vita cittadina, sui canali che le valorizzano. Poi, se avete voglia, confrontatele con le nostre città di eguale dimensione. Forse potrete condividere con me che noi italiani, anche del nord, dovremmo meglio conoscere l’Europa, viaggiarla con il saio della modestia, cercando di imparare per proporre da noi quello che è proponibile.

Kenzingen – Il canale

Parcheggiamo in un’area camper indicata prima del centro. Baden-Baden, città termale per eccellenza, è detta da molti la Cortina d’Ampezzo di Germania. Da secoli rifugio per lo svago dei ricchi di tutto il mondo, per questo non toccata dalla guerra. Sorge a cavallo del fiume Oos. I suoi palazzi, il suo aspetto signorile e accogliente, i suoi immensi parchi e giardini, gli innumerevoli elementi di arredo che la contraddistinguono, rendono assai piacevole il soggiorno. Gli amanti della natura e del verde troveranno particolarmente bella la passeggiata lungo la riva sinistra del fiume.

Baden-Baden – Il giardino delle dalie.

Invertiamo il senso di marcia e cominciamo a scendere. Con una certa curiosità imbocchiamo la strada panoramica (500) della Foresta Nera. Viene indicata come la strada turistica per eccellenza. In realtà è una cagata pazzesca (Julia, non tradurre questo). Lungo questa strada la fitta e lussureggiante vegetazione che ci ha quasi sempre accompagnato, cede il posto ad ampie zone di bosco degradato. In passato si parlò degli effetti delle piogge acide causate dalle zone industriali. Adesso si parla di temporali particolarmente violenti. Non abbiamo ben capito le vere cause, ma oggi le caratteristiche della storica foresta, sono certamente cambiate. Lungo questo tratto di strada, incontriamo il piccolo lago Mummelsee dotato di numerose attività di svago e di riposo per i vacanzieri. Curioso un fornaio che lavora con un caratteristico forno a legna sul ciglio della strada.

Lago Mummelsee – Forno tipico

Ci siamo fermati a Freudenstadt. Anche questa città, completamente distrutta dalla guerra, è risorta sull’impianto originario. Conserva poche abitazioni precedenti, ma sono interessanti in quanto tramandano un particolare sistema di coibentazione. Ciò che rende particolare questa città è la sua enorme Piazza del Mercato. Con i suoi cinque ettari, la più grande di Germania. Una piazza per tanti usi, un vero e proprio punto di aggregazione per lo svago, la cultura, le attività artigianali e commerciali. La piazza è porticata, sul modello di Bologna. Al centro, un grande gioco di fontane comandate elettronicamente, rende felici i bambini che vi giocano. Siccome si è molto distanti dal mare, hanno pensato a spazi attrezzati per il gioco dei ragazzi su sabbia. Poi altre fontane e opere d’arte. Un grande mercato ambulante, tante panchine per il riposo, la contemplazione e la lettura. Tantissime attività commerciali e artigianali fra cui una storica pasticceria, dove abbiamo assaggiato la famosa Scwarzvalltorte, e una antica birreria.

Freudenstat – La piazza del Mercato

Wolfach è un’altra graziosa cittadina, famosa per il vetro soffiato, edificata sulla confluenza di due fiumi. La strada che la attraversa, nella parte del centro cittadino è arredata. Pavimento in pietra, canalino d’acqua, arazzi e festoni. Ristoranti e bar con i tavolini fuori. Autocarri e auto in transito a passo d’uomo. Ovunque nei centri urbani si riscontra il limite di velocità di 30 km orari, in qualche caso 40. A pranzo però ci fregano: tre etti di bistecca, con insalata, 84 mila lire.

Wolfac

Nella sosta che abbiamo fatto a Gutach siamo stati ancora attratti dalla pista ciclabile che si inoltrava nella campagna. Abbiamo percorso molti chilometri, sostando di tanto in tanto ad ammirare il paesaggio. Abbiamo così visitato case antiche (una del posto, le altre portate da altri luoghi per potere dare l’idea del villaggetto e fare così pagare il ticket) e diverse fattorie.

Gutach – La pista ciclabile

Verso Triberg, abbiamo percorso la cosi detta strada degli orologi. E’ così chiamata perchè ci sono artigiani che fabbricano orologi a cucù di tutte le dimensioni. Molto belli quelli che adornano case a Hornberg e Schonachbach. Triberg è una cittadina turistica, quindi molto affollata, che offre la visita di una serie di cascatelle del suo fiume (visita a pagamento). Nulla di particolarmente attraente.

Hornberg

Donau-Eschingen è una bella città resa famosa dal Palazzo dei principi von Furstenberg. Nel giardino del Palazzo si trova una bella fonte che dicono essere la sorgente del fiume Danubio. E’ sede della fabbrica di birra che porta lo stesso nome dei principi.

Donau-Eschingen

Tornati sulle rive del lago di Costanza, abbiamo sostato nuovamente a Wasserburg. Grazie al sistema di piste ciclabili abbiamo potuto visitare in bici praticamente tutta la riva tedesca del lago. La zona è turistica, ma ben integrata con le attività degli agricoltori. Le abitazioni e le attività sono immerse nel verde, che predomina sul cemento. Il paesaggio risulta gradevole, tranquillo e con tanti punti di interesse. In bici siamo stati a Eriskirch e a Friedrichshafen, poi a Lindau e Bregenz.

Wasserburg

Lindau si trova su un’isola del lago. E’ collegata alla terra ferma con due ponti. E’ una rinomata località di villeggiatura, piacevole da visitare. Veramente attraente la via principale, la Maximilianstrasse, con i suoi colorati palazzi quattrocenteschi.

Lindau

 

Bregenz è in territorio austriaco. Oltre ad essere località di villeggiatura è anche un importante centro culturale.  Le caratteristiche del paesaggio fanno di questa località una meta ambita da parte dei giovani architetti. Un’importante attrattiva è costituita dal palco del teatro costruito sulle acque del lago. Quest’anno si rappresenta l’Aida. Di notevole effetto la scena della commedia montata sull’acqua (foto). La cittadina gode di un particolare micro clima in base al quale, anche in estate, piove molto spesso. Infatti.

Bregenz

Praticamente la nostra visita in Germania è finita qui. Mi rimangono nella mente tante cose di cui desidero rendere partecipe chi pensa di fare un viaggio da quelle parti (segue).

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